10 dicembre 2018 — Comunicato stampa

La Svizzera nel rating dei Paesi sul clima: si posiziona bene, ma con scarso rendimento

Nell’ultimo rating dei Paesi sul clima pubblicato oggi, la Svizzera si colloca al 9° posto. Il merito è da attribuirsi alla debole concorrenza e a una metodologia che esclude la maggior parte dei gas serra prodotti dal nostro Paese.

Ma entriamo nel dettaglio: il rating annuale dei Paesi sul clima “Climate Change Performance Index (CCPI)” pone in raffronto la quantità di CO2 emessa a livello nazionale, le energie rinnovabili, il consumo energetico e le politiche dei singoli stati in ambito climatico. Questo lunedì, alla conferenza dell’ONU sul clima di Katowice, verrà presentata l’ultima edizione di questa classifica in cui la Svizzera figura al 9° posto. Il nostro Paese beneficia di una particolare metodologia: questa valuta solo le emissioni nazionali di CO2, ignorando il fatto che importiamo molti prodotti ad alta intensità di CO2 e generando quindi più emissioni di CO2 all’estero che a livello interno. La metodologia non considera inoltre che la Svizzera è uno dei pochi Paesi che sostanzialmente non riducono le proprie emissioni di gas serra ma vogliono acquistare in larga misura certificati climatici. Secondo la volontà del Consiglio nazionale, non ci dovrà essere alcun obiettivo climatico per le emissioni svizzere. Questa decisione unica nel suo genere è stata fortemente criticata nella stampa internazionale la scorsa settimana.

“La Svizzera raggiunge ingiustamente una posizione lusinghiera grazie alla debole concorrenza e ad una metodologia particolare”, afferma Patrick Hofstetter, responsabile Clima ed energia del WWF Svizzera. “Se si valutassero solo le emissioni effettive causate dal nostro consumo, finiremmo in fondo alla lista”. Per quanto riguarda il CO2 prodotto da trasporti o edifici, in un raffronto internazionale la Svizzera raggiunge risultati pessimi rispetto ai Paesi in cui le emissioni non possono essere esternalizzate all’estero. A questo punto è indispensabile una politica climatica attiva.

Il nostro Paese ha ottenuto risultati discretamente buoni nella sua quota attuale di energie rinnovabili, in quanto beneficia delle centrali idroelettriche costruite negli ultimi 100 anni e dunque anche della topografia. I valori per le nuove energie rinnovabili non sono migliorati di molto.

Il rating dei Paesi sul clima è stilato da Climate Action Network (CAN) Europe, The New Climate Institute e Germanwatch. Come negli anni precedenti, il 1°, 2° e 3° posto non sono stati assegnati poiché nessuno dei Paesi si sta adoperando a sufficienza per raggiungere gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi.
La Svezia ha ottenuto il risultato in assoluto migliore. Gli impianti di riscaldamento a gasolio e a gas dannosi per il clima sono già praticamente scomparsi in Svezia, che intende eliminare completamente i combustibili fossili entro e non oltre il 2045. Nel frattempo, il Marocco ha sorpassato la Lituania: entrambi i Paesi si collocano subito dopo gli svedesi. La Cina è avanzata al 33° posto, gli USA sono scesi al penultimo, l’Arabia Saudita si mantiene ultima, in 60° posizione.

L’intero studio e le valutazioni dettagliate per la Svizzera sono disponibili alla pagina wwf.ch/it/chi-siamo/media.

Classifica (estratto)

1. – 3.     non assegnati
4.    Svezia
5.    Marocco
6.    Lituania
7.    Lettonia
8.    Gran Bretagna
9.    Svizzera
10.    Malta
11.     India
27.    Germania
33.    Cina
59.    USA
60.    Arabia Saudita

Contatto

Susanna Petrone, responsabile della comunicazione del WWF Svizzera, susanna.petrone@wwf.ch, +41 76 552 18 70.

Manuel Graf, responsabile politico del WWF Svizzera e membro della delegazione svizzera alla Conferenza dell’ONU sul clima a Katowice, manuel.graf@wwf.ch, +41 79 836 79 36 (interviste solo in tedesco).

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