Il lupo: meno frenesia, più protezione delle greggi
Il numero di aggressioni fatali al bestiame è diminuito nell’ultimo anno, nonostante l'aumento dei lupi. La Svizzera è quindi sulla buona strada per quanto riguarda la protezione delle greggi. Tuttavia, gli abbattimenti non potranno mai sostituire la protezione del bestiame.
Il WWF si impegna a promuovere una coesistenza pacifica tra l’uomo e i grandi predatori in Svizzera. Un aspetto cruciale per raggiungere questo obiettivo è la protezione delle greggi, che rappresenta un punto centrale del nostro lavoro.
Laddove la protezione delle greggi è attuata correttamente, i risultati si vedono. Sebbene il numero di lupi continui ad aumentare leggermente, sono diminuiti sia gli attacchi da parte di un singolo esemplare, sia il totale delle predazioni per il secondo anno consecutivo. Questo trend positivo è principalmente dovuto al rafforzamento costante delle misure di protezione delle greggi.
La nuova Ordinanza sulla caccia punta maggiormente sugli abbattimenti
Con una modifica dell'Ordinanza, all’inizio del 2023 sono stati per la prima volta autorizzati anche abbattimenti preventivi nel caso in cui si prevedano danni causati dai lupi. Tuttavia, gli abbattimenti sono sensati solo quando le misure di protezione delle greggi già implementate non risultano efficaci in situazioni specifiche. La maggior parte delle predazioni su animali da allevamento da parte dei lupi continua a verificarsi in mandrie non protette. L'esperienza in Svizzera e in Europa dimostra chiaramente che la protezione delle mandrie non può essere sostituita da una politica di abbattimento più spinta.
Tuttavia, l'Ordinanza solleva notevoli dubbi in merito alla sua legittimità. I danni imminenti devono essere plausibili e la popolazione locale non deve essere messa in pericolo. Fissare un numero minimo di dodici branchi di lupi - distribuiti in diverse regioni, i cosiddetti compartimenti - è una misura arbitraria che non ha nulla a che vedere con la conservazione delle specie. Questo valore è puramente politico ed è in contraddizione con tutte le scoperte in materia di biologia della fauna selvatica.
E ora?
Il WWF si aspetta che i Cantoni agiscano sulla base di competenza, equilibrio e proporzionalità, come hanno fatto finora. Con la nuova legge e la nuova ordinanza sulla caccia, hanno un ulteriore margine di manovra per il loro lavoro di gestione dei lupi. Interventi mirati e tempestivi contro i branchi particolarmente aggressivi possono aiutare a ridurre i danni al bestiame.
Abbattimenti di lupi previsti per il 2024
Il secondo periodo di regolazione preventiva della popolazione di lupi è iniziato il 1° settembre 2024. Alcuni Cantoni (attualmente GR, SG, TI, VS, VD) hanno presentato all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) una domanda per la regolazione dei branchi di lupi. Diverse richieste provenienti dai Grigioni e dal Vallese sono già state approvate. Altre sono ancora in fase di valutazione (aggiornato al 12 settembre 2024). Non appena i Cantoni emetteranno le ordinanze di abbattimento, il WWF e le altre organizzazioni con diritto di ricorso potranno esaminarne la legittimità.
Come nel 2023, il WWF valuterà la possibilità di presentare ricorso laddove sia necessario chiarire questioni giuridiche poco trasparenti e garantire che la specie protetta del lupo sia trattata in conformità con la legge. Lo strumento del ricorso non è fine a sé stesso né uno strumento di prevenzione. Il WWF deciderà e comunicherà entro il termine di 30 giorni se ci saranno ricorsi anche nel 2024. Nel frattempo, non commenterà singole intenzioni di regolazione.
Con la nuova ordinanza sulla caccia c’è ancora bisogno di proteggere le greggi?
L'attuale ordinanza sulla caccia alimenta false speranze: anche con la nuova ordinanza sulla caccia, gli interessati arriveranno alla conclusione che non c'è modo di attuare in modo coerente la protezione delle greggi in misura ragionevole. La Confederazione e i Cantoni devono stanziare i fondi necessari a tal fine.
Nel 2000 ogni lupo ha abbattuto circa 42 pecore, cifra scesa ora a circa quattro abbattimenti annui per lupo (si veda il grafico). Quando la protezione delle greggi viene attuata a regola d’arte, generalmente risulta efficace.
Perché abbiamo bisogno di lupi in Svizzera?
Il lupo è nuovamente una specie autoctona in Svizzera. Come tale, non solo ha il diritto inalienabile di esistere, ma svolge anche importanti funzioni nell’ecosistema.
Ad esempio, influenzandone il comportamento, contrasta il forte sfruttamento di boschi e foreste da parte di cervi, camosci e caprioli. Ciò favorisce la rigenerazione della foresta e la presenza di questo grande predatore può favorire il recupero di specie arboree rare a livello locale. Non a caso, la Società forestale svizzera è chiaramente a favore del lupo. Purtroppo, gli interessi della foresta sono meno rilevanti di quelli dell’agricoltura.
Cosa fa il WWF
La convivenza nelle regioni interessate deve essere il più possibile priva di conflitti e sostenibile. Ciò richiede prospettive, conoscenze e collaborazione. È qui che interviene il WWF: