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Roter Traktor fährt über ein Feld und sprüht mit breiten Armen Pestizide
PA. IV. Bregy

L’iniziativa è la strada sbagliata, perché le conseguenze per l’ambiente, la biodiversità e la salute potrebbero essere gravi.

Quel che devi sapere sull’iniziativa sui pesticidi

Senza agricoltura non c’è cibo: su questo non ci sono dubbi. Tuttavia, funghi, malattie e insetti possono compromettere seriamente i raccolti. L’iniziativa di Philipp Matthias Bregy vuole autorizzare più rapidamente i pesticidi provenienti dall’Unione europea, con controlli meno rigorosi. Sarebbe la strada sbagliata, perché le conseguenze per l’ambiente, la biodiversità e la salute potrebbero essere gravi.

Qui trovi le principali risposte sull’iniziativa controversa.

Perché il tema dei pesticidi ci sta a cuore

Il WWF si impegna in tutto il mondo per la salvaguardia della biodiversità e della natura. Per farlo, ci impegniamo anche in progetti per un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, che consenta di ottenere buoni raccolti senza distruggere le basi della vita. Con la tua donazione sostieni il nostro impegno a promuovere questo tipo di agricoltura.

Che cos’è l’iniziativa parlamentare Bregy?

L’iniziativa parlamentare del presidente del Centro, Philipp Matthias Bregy, chiede di autorizzare con una procedura semplificata non solo i pesticidi provenienti dai Paesi confinanti, ma anche quelli provenienti dal Belgio e dai Paesi Bassi, senza un adeguato esame nazionale. Così la Svizzera rischia di diventare un ricettacolo per pesticidi già vietati in alcuni Stati dell’Unione europea. La sovranità nazionale in materia di autorizzazione verrebbe di fatto ceduta: la Svizzera, non essendo membro dell’UE, non dispone di un accesso ufficiale alle informazioni sui prodotti né di alcuna voce in capitolo sulle autorizzazioni. Inoltre, la Commissione prevede di recepire tutte le “autorizzazioni d’emergenza” rilasciate dagli Stati dell’UE: permessi che dovrebbero valere solo in situazioni eccezionali, ma che stanno diventando sempre più la norma.

Perché in Svizzera le omologazioni dei prodotti fitosanitari richiedono così tanto tempo?

I prodotti fitosanitari datati stanno uscendo dal mercato perché non rispettano più gli standard di tutela ambientale e sanitaria. L’elevato numero di richieste mette in difficoltà l’autorità competente, che fatica a processarle tutte in tempi brevi.

La Svizzera riprende le normative dell’UE in materia di pesticidi?

Ad agosto 2025 il Consiglio federale ha presentato la revisione totale delle omologazioni dei pesticidi, che entrerà in vigore a fine anno. Questa apporta solo miglioramenti minimi rispetto al progetto precedente: per esempio, introduce le prime misure per semplificare l’omologazione dei prodotti fitosanitari a basso rischio ambientale. Inoltre, prevede il divieto automatico per le sostanze attive particolarmente rischiose che sono già vietate nell’UE, ma, nel complesso, facilita anche l’immissione sul mercato svizzero di una quantità maggiore di pesticidi chimici di sintesi, con rischi crescenti per l’essere umano e l’ambiente. 

Che cosa sono le omologazioni in situazioni di emergenza?

Le omologazioni in situazioni di emergenza permettono di omologare pesticidi per un periodo limitato, senza le consuete verifiche. In Svizzera tali omologazioni vengono concesse anche per diversi anni consecutivi, e anche nei Paesi dell’UE la tendenza mostra un costante aumento di questo tipo di omologazione. La ripresa automatica di tutte le omologazioni di emergenza dell’UE darebbe, di fatto, carta bianca all’approvazione di pesticidi senza verifica regolare.

Quali rischi comporta l’iniziativa sui pesticidi?

•    Il nostro Paese potrebbe diventare un ricettacolo di pesticidi problematici: potrebbe succedere che vengano omologati prodotti già vietati nella maggior parte dei Paesi dell’UE. Già l’ordinanza sui prodotti fitosanitari rischia di far entrare nel mercato elvetico prodotti obsoleti, con impatti negativi sulle acque, la natura, l’acqua potabile e la salute. In aggiunta, l’iniziativa parlamentare Bregy intende adottare le omologazioni in situazioni di emergenza dell’UE, che vengono concesse senza una regolare verifica e quindi porterebbero in Svizzera anche sostanze attive problematiche.
•    Meno controllo e trasparenza: la ripresa automatica significherebbe accettare le decisioni di Bruxelles senza avere piena conoscenza degli studi e delle basi scientifiche. Così, la Svizzera perderebbe ulteriormente influenza e sovranità.
•    Pericolo per la biodiversità: i pesticidi danneggiano anche gli impollinatori come api, farfalle e molti altri insetti indispensabili per l’agricoltura Questo porta a una diminuzione della biodiversità e, di conseguenza, a rischi per la sicurezza alimentare 
•    Rischi per la salute umana: i residui di pesticidi finiscono nell’acqua potabile e negli alimenti. Più sostanze rischiose sono in circolazione, maggiore è il rischio di conseguenze a lungo termine per l’essere umano e gli animali.

 

Esistono alternative migliori ai prodotti fitosanitari dell’UE?

•    Omologazione rapida per i prodotti fitosanitari biologici (biocontrollo): anziché accettare le omologazioni in modo indiscriminato, occorrerebbe definire condizioni quadro chiare per una protezione delle piante sostenibile e realmente moderna. I prodotti fitosanitari a basso rischio per l’essere umano e l’ambiente – i cosiddetti prodotti a basso rischio e di biocontrollo – dovrebbero essere omologati in modo più rapido e semplificato. La Svizzera ha bisogno di una procedura di omologazione propria che consideri a tutto tondo i rischi per la biodiversità e la salute umana. Solo in questo modo sarà possibile disporre tempestivamente di prodotti ecologici e sostenibili per la produzione agricola. Finora una normativa di questo tipo manca anche nell’UE. La Svizzera dovrebbe assumere un ruolo leader in questo campo e posizionarsi come sede di produzione innovativa, istituendo una procedura di omologazione accelerata per i prodotti fitosanitari rispettosi dell’ambiente.
•    Favorire metodi olistici come la rotazione delle colture adattata, le colture miste e le varietà resistenti.
•    I programmi di promozione dei sistemi di produzione senza pesticidi rafforzano attivamente la biodiversità, ad esempio attraverso strisce fiorite o habitat per gli impollinatori. Maggiore biodiversità favorisce inoltre la proliferazione di insetti utili che combattono i parassiti, riducendo così l’uso di pesticidi.