
Mentre buona parte della Svizzera ha sofferto a causa di settimane di siccità, il sud del Paese ha dovuto affrontare precipitazioni estreme. Nelle valli si temevano inondazioni, frane e smottamenti. In montagna, la neve è caduta così abbondante che, a metà aprile, Zermatt è rimasta isolata dal mondo esterno: niente elettricità, niente treni, niente rete mobile.
* Campi obbligatori
In cosa consiste il pacchetto di tagli del Consiglio federale?
Il Consiglio federale prevede un pacchetto di tagli, noto come “Pacchetto di sgravio 27 (EP27)”, con l’obiettivo di ridurre il bilancio federale di 2,7- 3,6 miliardi di franchi all'anno a partire dal 2027. L’intento è quello di rispettare il freno all'indebitamento e garantire il finanziamento dell’aumento delle spese militari e dei contributi AVS.
Questo pacchetto comporta tagli rilevanti anche nei settori del clima, dell’energia e dell’ambiente. Tagli che mettono a rischio obiettivi fondamentali per il futuro e che, nel lungo periodo, comporteranno costi ben più elevati per la società, l’ambiente e l’economia. Una politica finanziaria federale stabile deve necessariamente includere il clima e la biodiversità tra le sue priorità.
Cosa vuole tagliare nello specifico il Consiglio federale?
Nell’ambito della protezione del clima, il Consiglio federale intende ridurre significativamente o abolire completamente diverse misure recentemente adottate dalla Legge sul CO₂ – tra cui il Programma Edifici, i collegamenti ferroviari internazionali (diurni e notturni) e la promozione di motori a zero emissioni per autobus e navi. Ciò significa che il sostegno all'edilizia ecologica scenderà al livello più basso degli ultimi tredici anni. Allo stesso tempo, si rischia la cancellazione di linee di autobus, la soppressione di treni regionali e l'aumento dei prezzi dei biglietti per il trasporto pubblico. Queste misure sono in netto contrasto con gli obiettivi della Legge sul CO2 e con i risultati delle recenti votazioni popolari e sondaggi, che mostrano un chiaro sostegno della popolazione alla protezione del clima.
Cosa rischiamo?
I tagli previsti non colpiscono semplici spese, ma investimenti cruciali per il futuro. Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente, un cambiamento climatico fuori controllo potrebbe costare entro il 2050, fino al 4% del PIL ogni anno – decine di miliardi di franchi.
Cosa c'entra il riscaldamento globale con i fenomeni meteorologici estremi?
Dall'inizio dell'industrializzazione, la temperatura media globale è aumentata di circa 1,1 gradi Celsius. Tuttavia, il riscaldamento causato dall'uomo non si verifica ovunque allo stesso ritmo: sulle aree terrestri l'aumento è di circa 1,6 gradi, mentre sugli oceani è di circa 0,9 gradi. Negli ultimi 100.000 anni non è mai stato così caldo come oggi. Le conseguenze del cambiamento climatico si fanno sentire ovunque e sono scientificamente dimostrate.
I fenomeni meteorologici estremi – come siccità prolungate, inondazioni o frane improvvise – sono ormai sempre più frequenti, in ogni stagione e in qualsiasi parte del mondo. Negli ultimi anni, questi eventi sono aumentati in modo significativo a livello globale: oggi si verificano fino a cinque volte più spesso rispetto agli anni Settanta. Questo fenomeno è strettamente legato alla crisi climatica in corso.
La moderna ricerca sull'attribuzione consente agli scienziati di dimostrare un nesso diretto tra il cambiamento climatico e molti eventi meteorologici estremi. Un team di esperti del Regno Unito ha raccolto oltre 350 studi su questi eventi in una mappa mondiale interattiva. L'analisi mostra che il 70% degli eventi esaminati è legato al cambiamento climatico.
Qual è la nostra proposta?
La Confederazione sostiene ogni anno comportamenti dannosi per il clima e l'ambiente con diversi miliardi di franchi, attraverso sussidi e agevolazioni fiscali. Ad esempio, il traffico aereo internazionale è esente dall'imposta sugli oli minerali e dall'IVA. I danni che ne derivano finiranno per essere riparati a spese dello Stato. Questi incentivi dannosi rappresentano quindi un doppio onere per le finanze pubbliche: prima con i sussidi, poi con i costi delle conseguenze. Eliminare questi meccanismi alleggerirebbe in modo significativo sia il bilancio federale sia l'ambiente. I membri dell'Alleanza per l'Ambiente hanno già presentato proposte concrete di intervento. I fondi così liberati potrebbero essere investiti in modo mirato in misure efficaci di protezione dell'ambiente – proprio quelle che il Consiglio federale considera a rischio, ma che invece devono essere urgentemente mantenute.
L'impegno del WWF
La protezione del clima è al centro di quasi tutti i settori del nostro lavoro: proteggere il clima significa proteggere le basi della nostra esistenza.
Ancorare la protezione del clima
Attraverso diverse campagne, ci impegniamo per portare la Svizzera su un percorso credibile e ambizioso di protezione del clima. Ad esempio, il WWF ha partecipato attivamente – all’interno di un'ampia alleanza – alla campagna per il SÌ alla Legge sulla protezione del clima.
Educazione al clima
Il WWF sensibilizza bambini, giovani e adulti sul tema della protezione del clima. Inoltre, si impegna per promuovere un sistema universitario più sostenibile in tutta la Svizzera.
Imprese rispettose del clima
Grazie alla “Science Based Targets Initiative”, un numero crescente di aziende si impegna a definire obiettivi climatici misurabili ed efficaci. Il WWF è partner del progetto.