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Dramatische Wolken über den Bergen
Ritorno
04 settembre 2023

Il tuo voto fa la differenza

Questioni energetiche, crisi climatica, protezione delle  acque e estinzione delle specie: le tematiche ambientali sono più importanti che mai, e non solo al Palazzo federale. Tuttavia, nei singoli casi, la maggioranza del Parlamento vota ancora troppo spesso contro lʼambiente. Ecco perché le elezioni del 2023 sono così rilevanti.

«Non si può parlare di una svolta ecologica» 

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Dina Spörri, Verantwortliche Politik WWF Schweiz

Primavera di questʼanno. Il Consiglio nazionale era chiamato a decidere sulla quantità di acqua residua che deve restare nei fiumi nei pressi delle centrali idroelettriche. I pesci e le altre creature possono sopravvivere solo se queste quantità minime sono sufficientemente elevate. La maggioranza del Consiglio nazionale ha però deciso a scapito dellʼambiente: alla fine nel consesso è mancato un solo voto. Un voto decisivo per la biodiversità e la vita nei nostri fiumi. 

In questi giorni, anche tu puoi dare forma a quel voto, giacché le nostre scelte elettorali si rendono visibili in tutte le piccole e grandi decisioni prese in Parlamento. Se alle prossime elezioni voterai per i politici che hanno a cuore lʼambiente, aiuterai la natura il più possibile. 

«Onda verde» senza forze
In occasione delle ultime elezioni di ottobre 2019 si è parlato di una «onda verde al Palazzo federale». In effetti i seggi aggiudicati alle forze ecologiste in Parlamento sono stati consistenti, ma lʼimmagine di un Parlamento instradato verso lʼecologia radicatasi nella mente dei cittadini non corrisponde alla realtà. Non si può parlare di svolta ecologica. Sebbene le questioni ambientali stiano acquisendo importanza agli occhi dellʼopinione pubblica, lʼiter politico compie solo lenti progressi; anche il coronavirus ha frenato lo slancio iniziale. 

È soprattutto il Consiglio degli Stati a rallentare: nel 2019 la Camera bassa ha perso diversi politici ambientalisti. La scomparsa di questi voti, che sovente hanno creato un ponte tra i blocchi politici tradizionali, ha avuto delle conseguenze, portando il Consiglio degli Stati a prendere molte meno decisioni ecologiche rispetto alla precedente legislatura.

Inoltre, i partiti di centro non hanno sostenuto a sufficienza le politiche verdi, nonostante il fatto che il PLR stia ravvisando segnali di cambiamento nelle votazioni sul clima. Il Centro come partito, invece, ha deluso: soprattutto nelle votazioni su temi quali biodiversità, protezione delle acque e agricoltura sostenibile, di rado si è espresso a favore; in termini di rispetto ambientale, si attesta più o meno al livello del PLR, molto indietro dunque rispetto al suo comportamento di voto delle ultime legislature. I due partiti hanno votato per lʼambiente poco più di un terzo delle volte. 

E così, improvvisamente, le conquiste della politica ambientale, come la tutela delle acque e le aree protette, sono sottoposte a una forte pressione. Non fosse stato per alcuni rappresentanti coraggiosi e rispettosi della natura rimasti nei ranghi, il bilancio sarebbe ancora più unilaterale. Il Centro deve urgentemente ricominciare a schierarsi dalla parte dell’ambiente. Sondaggi attuali come il Barometro delle apprensioni indicano che la protezione del clima e della natura sono arrivate al cuore della società. La convinzione che un ambiente intatto e un clima sano siano di fondamentale importanza si sta diffondendo anche in seno allʼeconomia.

Queste tendenze e i dibattiti pubblici influenzano lʼoperato parlamentare: la protezione dell’ambiente ha acquisito un carattere politico. Praticamente tutte le sessioni parlamentari affrontano questioni centrali in materia ambientale. Non molto tempo fa, la situazione era diversa. 

Come progredire in politica
Per sfruttare questo slancio servono maggiori forze ecologiche in Parlamento: una rappresentanza più energica dei partiti ecologisti e più politici affini allʼambiente in tutti i gruppi, in modo da poter elaborare soluzioni comuni. La politica è sempre un processo in cui ponderare interessi diversi, anche tramite alleanze extraparlamentari. In questo ambito, il WWF può fornire un contributo di rilievo: 
si impegna infatti in modo costruttivo con altri attori per un cambiamento positivo, rappresentando una forza importante nel panorama della politica ambientale svizzera. Desidera creare ponti tra le diverse posizioni, senza pregiudizi, né paura del confronto. Poiché la complessità degli affari ambientali in Parlamento continua ad aumentare, il WWF intende continuare a apportare il suo know-how nonché evidenziare le conseguenze delle decisioni parlamentari. In tal modo, dà voce allʼambiente in Parlamento. 

Il cambiamento è possibile: ogni voto conta
La questione climatica mostra che un cambiamento positivo è possibile. I partiti ne hanno avvertito lʼimportanza e hanno riconosciuto la necessità di agire. Ora dobbiamo rafforzare e accelerare la dinamica positiva, estendendola a ulteriori tematiche quali la biodiversità, lʼagricoltura o la finanza sostenibile. Per scoprire di più su questi temi caldi, leggi i quattro articoli delle pagine seguenti. 

La composizione del nuovo Parlamento caratterizzerà la politica nazionale dei prossimi quattro anni, e oltre, dato che i nuovi eletti getteranno le basi giuridiche per definire la politica ambientale dei decenni a venire. Se desideri impostare la politica ambientale nella giusta direzione nel lungo periodo, alle elezioni del 22 ottobre esprimiti a favore dellʼambiente. Tutti siamo parte del cambiamento necessario. Vota per lʼambiente.