24 novembre 2020 — Comunicato stampa

Il WWF accoglie le raccomandazioni della commissione Pillay

  • La commissione Pillay valuta l'approccio del WWF ai diritti umani e chiede un maggiore impegno in tal senso, anche per quanto riguarda la collaborazione con i ranger statali.
  • Dalle indagini è emerso che i collaboratori del WWF non fossero coinvolti nelle violazioni dei diritti umani.
  • Il WWF conferma il proprio impegno a favore della collaborazione con le comunità indigene e locali.

Il WWF ha pubblicato la relazione "Embedding Human Rights into Nature Conservation: from Intent to Action" della commissione indipendente guidata dall'ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay. Al vaglio della commissione sono passate le violazioni dei diritti umani da parte dei ranger statali nel contesto di progetti del WWF in regioni di crisi e di conflitto.

"Le violazioni dei diritti umani sono inaccettabili in qualsiasi circostanza e violano i nostri valori fondamentali. Ecco perché abbiamo commissionato questa relazione indipendente", ha dichiarato Pavan Sukhdev, Presidente di WWF International.

Marco Lambertini, Direttore Generale di WWF International, afferma: "Il WWF lavora con le comunità di tutto il mondo e riconosce la propria responsabilità di ascoltarne le voci, difenderne i diritti e coinvolgerli nel nostro lavoro. Proviamo una profonda tristezza per le persone che hanno sofferto".

Secondo la relazione, non vi sono prove che il personale del WWF sia stato coinvolto o abbia incoraggiato le violazioni dei diritti umani. Inoltre, la commissione afferma che il WWF avesse adottato misure all’interno dei propri progetti per sostenere le comunità indigene e le persone in loco. Tuttavia, la commissione ha anche rilevato che il WWF non sempre ha rispettato i propri obblighi con sufficiente coerenza e che avrebbe dovuto spronare i partner governativi ad impegnarsi maggiormente a favore del rispetto dei diritti umani, soprattutto per quanto riguarda i guardiacaccia e i ranger statali. Pertanto, la commissione ha formulato una serie di raccomandazioni in merito a delle migliori modalità di integrazione dei diritti umani nella protezione della natura. In qualità di associazione internazionale, il WWF ha dichiarato che accoglierà tutte le raccomandazioni in aggiunta alle misure già adottate.

Le 10 aree tematiche delle raccomandazioni della commissione vanno dalla presentazione di relazioni periodiche sulla situazione dei diritti umani nelle aree di progetto alla creazione di meccanismi di reclamo efficaci, includendo un migliore finanziamento del lavoro sui diritti umani. Punto focale è anche l'attuazione vincolante degli obblighi di diligenza in materia di diritti umani in sede di cooperazione con le istituzioni governative, gli sponsor di progetto o altri portatori d’interesse.

Al contempo, la commissione invita espressamente il WWF a non interrompere il proprio impegno nei progetti in esame. Tuttavia, l'organizzazione ambientale dovrebbe definire delle "linee rosse" relative al proprio coinvolgimento nelle regioni di crisi e di conflitto. Il WWF ha dichiarato che l'approccio al lavoro nelle regioni più difficili del mondo è stato oggetto di recente revisione: ad esempio, i progetti ad alto rischio devono essere esaminati ed approvati a livello centrale, sospendendo il sostegno qualora non fosse possibile soddisfare i requisiti in materia di diritti umani. Secondo l'annuncio della rete internazionale del WWF, a partire dal 2021 i progressi nel lavoro sui diritti umani saranno regolarmente riesaminati e valutati in modo trasparente.

Per WWF Svizzera, Thomas Vellacott da Zurigo:
"Non accetteremo mai violazioni dei diritti umani. Vogliamo e dobbiamo migliorare costantemente. Siamo grati per l'analisi dettagliata e le chiare raccomandazioni della commissione indipendente, la cui applicazione è la nostra massima priorità".

"WWF Svizzera non è di per sé coinvolto nei progetti esaminati dalla commissione indipendente, né ha collaboratori nei Paesi interessati. WWF Svizzera non ha effettuato alcun pagamento diretto verso i Paesi in questione. In qualità di membro della rete del WWF, WWF Svizzera prende tuttavia molto sul serio la propria responsabilità, sostenendo la tutela, il rispetto e il rafforzamento dei diritti umani a tutti i livelli".

"Sottolineiamo il nostro impegno a garantire i diritti umani nel Sud del mondo sostenendo l’Iniziativa multinazionali responsabili. Ci impegniamo per il Sì. L'iniziativa vale sia per le multinazionali che per le grandi ONG come la nostra, ed è giusto che sia così".

Contesto: la commissione Pillay
La commissione d'inchiesta indipendente è stata istituita da WWF International nella primavera del 2019, a seguito delle segnalazioni di violazioni, talvolta notevoli, dei diritti umani nel contesto dei progetti del WWF. La commissione è stata guidata dal giudice Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani dal 2008 al 2014. Altri membri sono il Professor John Knox, primo relatore speciale dell'ONU sui diritti umani e l'ambiente, e la Dott.ssa Kathy MacKinnon, presidentessa della Commissione mondiale sulle aree protette dell'IUCN (WCPA) ed ex Senior Biodiversity Specialist della Banca Mondiale. Lo studio si è concentrato sui progetti del WWF in Nepal, India, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Repubblica del Congo (RoC), Repubblica Centrafricana e Camerun.

Relazione completa lo trovato qui.

Leadership Statement di WWF International lo trovato qui

Dichiarazione aggiuntiva del WWF Svizzera alla relazione.

Contesto: in qualità di membro della rete del WWF, WWF Svizzera si assume le proprie responsabilità
In qualità di membro della rete globale del WWF, WWF Svizzera prende molto sul serio la propria responsabilità e sostiene la protezione, il rispetto e il rafforzamento dei diritti umani a tutti i livelli.

WWF Svizzera non è coinvolto nei progetti esaminati dalla commissione indipendente, né ha collaboratori nei Paesi interessati (Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, India, Nepal, Repubblica del Congo). WWF Svizzera non ha effettuato pagamenti diretti ai Paesi in questione.

In quanto membro della rete globale del WWF, nella primavera 2019 WWF Svizzera ha immediatamente avviato ed attuato delle misure, impiegando ulteriori risorse umane e finanziarie in Svizzera così come negli uffici nazionali del WWF nel sud del mondo. WWF Svizzera svolge le seguenti attività:

A) Traduciamo tutte le direttive di protezione ambientale e sociale della rete del WWF in azioni e procedure concrete all'interno di WWF Svizzera e le applichiamo nella gestione dei progetti. Forniamo sostegno finanziario alle organizzazioni WWF di vari Paesi e ai loro dipendenti nel Sud del mondo per l'applicazione delle linee guida di protezione ambientale e sociale. Sosteniamo le organizzazioni partner e le istituzioni in loco nell'attuazione delle linee guida. Contribuiamo al miglioramento dei meccanismi di reclamo locali. In una prima fase, WWF Svizzera ha stanziato 250.000 franchi a favore di misure adeguate in Madagascar, Myanmar, Laos e Thailandia. Si tratta di Paesi in cui WWF Svizzera sostiene progetti da diversi anni.

Tutte le attività di WWF Svizzera, nuove e in corso, vengono sistematicamente controllate per verificare eventuali effetti negativi a livello sociale ed ecologico.

B) Le risorse umane per la gestione dei rischi legati ai diritti umani sono messe a disposizione della rete WWF e abbiamo creato un'ulteriore posizione (Senior Expert Integrity, Risk Management & Compliance).

C) Abbiamo formato tutti i collaboratori di WWF Svizzera sull'importanza dei diritti umani e sull'applicazione concreta delle direttive in materia di protezione ambientale e sociale.

D) Manteniamo un dialogo regolare con esperti riconosciuti, organizzazioni specializzate e network su temi relativi alle linee guida in materia di protezione ambientale e sociale.

Contatto:
Myriam Stucki, Responsabile Comunicazione WWF Svizzera, myriam.stucki@wwf.chhttps://www.wwf.ch/it/dirittidelluomo