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Roten Thunfisch aus dem Atlantik

6 fatti sull’etichetta MSC

Circa il 90% delle riserve ittiche mondiali utilizzate a fini commerciali è sovrasfruttato o depauperato fino ai limiti biologici. Il WWF consiglia l’etichetta MSC, essendo attualmente il marchio più severo sul mercato mondiale, come strumento che orienti la pesca verso canali regolamentati.

Qual è la posizione del WWF sull’etichetta MSC?

Il WWF raccomanda l’MSC non come una panacea, ma come il miglior certificato per il pesce selvatico presente sul mercato, anche se non può supportare più ogni certificazione. Come guida per orientarsi fra i vari prodotti, per il consumatore l’etichetta MSC è ancora valida. Oltre ai prodotti certificati, il banco refrigerato contiene anche pesce proveniente da uno sfruttamento eccessivo del mare, legale e illegale. Un terzo degli stock ittici mondiali è sovrasfruttato e un terzo viene catturato illegalmente: questo è il problema e non il 15% dei prodotti che porta il marchio MSC. Certificato è meglio che non certificato, lo afferma anche chi critica l’MSC dal punto di vista scientifico.

MSC è criticato da altre organizzazioni. Cosa dice il WWF?

L’MSC è notevolmente migliorato negli ultimi 20 anni. All’inizio non era ancora preso sul serio dal settore ittico e solo i pionieri avevano presentato domanda. Nel frattempo si è manifestato un reale e ampio interesse nei confronti del marchio. Ma più il certificato acquista importanza per la vendita di pesce e frutti di mare, più nel programma entrano anche attività di pesca «sensibili» che hanno ancora molta strada da fare prima di poter essere considerate rispettose dell’ambiente. Pertanto ci troviamo a un momento critico nella storia del MSC: deve garantire che la sua crescita non vada a scapito della qualità, anche se nella procedura stanno entrando attività sempre più complesse. Il WWF lotta affinché MSC corregga rapidamente le proprie vulnerabilità e chiede anche miglioramenti efficaci a livello pubblico. Il marchio MSC potrà affermarsi se rafforzerà gli standard e le procedure e li applicherà in modo rigoroso, come già avviene per la maggior parte delle certificazioni MSC.

Perché MSC è importante?

In un mondo ideale non ci sarebbe bisogno di un marchio MSC, perché la presenza di leggi severe sarebbe sufficiente a garantire che i mari siano sfruttati ma anche protetti. Purtroppo, la realtà è diversa. Per questo motivo, 20 anni fa il WWF ha contribuito alla fondazione dello standard MSC. L’etichetta ha portato trasparenza a un settore molto chiuso e aiuta i consumatori a orientarsi nell’acquisto di pesce e frutti di mare.

Come consumatore posso ancora acquistare MSC con la coscienza pulita nonostante le critiche?

I consumatori possono ancora fidarsi dell’etichetta, ma non devono aspettarsi che tutto sia perfetto. Il WWF raccomanda l’MSC non come una, panacea, ma come il miglior certificato per il pesce selvatico presente sul mercato, anche se non può supportare ogni certificazione. Certificato è meglio che non certificato, lo dice anche chi critica l’MSC dal punto di vista scientifico. E in generale, pesce e frutti di mare sono da considerarsi una prelibatezza e vanno portati in tavola con moderazione.

Che cos’è MSC?

Il Marine Stewardship Council (MSC) è stato fondato nel 1997 e, in quanto organizzazione ambientale indipendente e senza scopo di lucro, stabilisce uno standard per la pesca sostenibile che consente di valutare e certificare le attività di pesca in tutto il mondo. MSC è il marchio più severo, più noto e più ampiamente sostenuto per una cattura sostenibile e rispettosa delle riserve ittiche marine. Da tempo indipendente dal WWF, l’MSC riceve ora il sostegno di un’ampia alleanza di pescatori, imprese, scienziati e ONG.