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Plakate an einer Klimademonstration in Madrid
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24 novembre 2024

Cinque domande sulla COP 29 a Baku

Anche quest’anno i leader dei Paesi di tutto il mondo si riuniranno per la Conferenza mondiale sul clima. Scopri qui i temi centrali del 2024 e le aspettative del WWF per la COP 29.

Che cos’è la COP29?

La Conferenza mondiale sul clima, meglio conosciuta come COP, giunge quest’anno alla sua 29esima edizione. Si svolgerà a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Per due settimane, i rappresentanti dei governi di tutto il Pianeta si confronteranno su questioni cruciali legate al clima. L’obiettivo è raggiungere accordi significativi che possano segnare un passo avanti decisivo nella legislazione climatica globale.

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COP 29 Baku Azerbaijan

Perché la COP29 potrebbe segnare una svolta decisiva nel 2024?

Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, eppure le emissioni globali di gas serra continuano a crescere. Con le attuali politiche climatiche, il Pianeta si avvia verso un riscaldamento globale compreso tra 2,9 e 3,6 gradi. Le conseguenze di un simile aumento delle temperature sono, ad oggi, difficilmente immaginabili. Eventi estremi, come le devastanti inondazioni che hanno colpito la Spagna lo scorso ottobre, potrebbero diventare la normalità per le generazioni future.

La buona notizia: secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, il limite di 1,5 gradi è ancora tecnicamente raggiungibile. Tuttavia, ciò che manca è la volontà politica necessaria per agire. La COP29 rappresenta una nuova opportunità per invertire la rotta e mettere in atto misure decisive per proteggere il clima.

Quali sono i temi principali della COP29?

Quest’anno l’attenzione è rivolta principalmente alla finanza climatica. I Paesi partecipanti sono chiamati a concordare un nuovo obiettivo finanziario collettivo (New Collective Quantified Goal, NCQG), come previsto dall’Accordo di Parigi.

Il NCQG stabilirà, a partire dal 2026, quali nazioni beneficeranno del finanziamento climatico e quali saranno i principali contributori. L’obiettivo di questi finanziamenti è garantire che i Paesi del Sud globale dispongano delle risorse necessarie per attuare misure ambiziose di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Questi Paesi sono al centro dell’attenzione perché, pur avendo storicamente contribuito poco al riscaldamento globale, ne subiscono spesso le conseguenze in modo sproporzionato. Tuttavia, rimangono divergenze negative su tre punti chiave: chi dovrebbe fornire i fondi, l’ammontare del denaro da destinare e le modalità con cui questi fondi dovrebbero essere utilizzati.

Quali sono le aspettative del WWF per la COP29?

Il WWF esorta i Paesi più ricchi a mobilitare risorse finanziarie concrete e significative per affrontare la crisi climatica, con un focus particolare sui Paesi in via di sviluppo.

L’organizzazione propone che il nuovo obiettivo di finanziamento climatico includa almeno 1.000 miliardi di dollari all’anno, a partire dal 2026, provenienti da fonti pubbliche. Con il contributo degli investimenti privati, questa cifra potrebbe avvicinarsi maggiormente alle reali necessità del Sud globale.

Il WWF evidenzia inoltre l’importanza di aggiornare gli obiettivi climatici nazionali (Nationally Determined Contributions, NDCs), essenziali per colmare il divario nelle emissioni. Secondo l’IPCC, i Paesi devono puntare a una riduzione significativa dei gas serra: il 43% entro il 2030 e il 60% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2019.

 

Quali sono i risultati più importanti della COP29?

Al termine della COP29, troverete un’analisi dettagliata dei risultati della conferenza sul clima di quest’anno al seguente link: https://www.wwf.ch/it/chi-siamo/comunicati-stampa

Manuel Graf, responsabile del dipartimento politica del WWF Svizzera, alla chiusura della conferenza sul clima

La questione cruciale del finanziamento climatico è stata affrontata in modo del tutto insufficiente. I 300 miliardi previsti (da raggiungere entro il 2035) sono assolutamente inadeguati per finanziare la riduzione delle emissioni, le misure di adattamento e il risarcimento per i danni e le perdite climatiche, soprattutto nei paesi più poveri.

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Frau steht lächelnd am Bahnhof

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Panda appollaiato sull'albero

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