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  • Studio del WWF: il lato oscuro del commercio dell'oro e il ruolo centrale della Svizzera

    Per molti rivenditori di orologi e gioielli, l'attività commerciale prima di Natale è la più importante dell'anno. Tuttavia, l'estrazione dell'oro ha effetti devastanti sull'ambiente e è associata a rischi di natura sociale. Nel suo ultimo studio, il WWF rivela che fino al 70% dell’oro scambiato in tutto il mondo transita in territorio elvetico, paese importatore e esportatore. Il WWF richiede regolamenti sugli obblighi di diligenza relativi all'importazione di minerali provenienti da zone di conflitto e trasparenza da parte delle aziende.
    /it/media/studio-del-wwf-il-lato-oscuro-del-commercio-delloro-e-il-ruolo-centrale-della-svizzera
  • Condanna a morte per il Parco Nazionale spagnolo Coto de Doñana

    Le autorità spagnole stanno progettando di approvare una legge che minaccia il Parco Nazionale Coto de Doñana, una zona umida ecologicamente importante e patrimonio mondiale dell'UNESCO. La legge, proposta dal governo regionale andaluso - e sostenuta da diversi partiti all’interno del parlamento regionale -, prevede la legalizzazione di 1.460 ettari di terreno, che al momento vengono utilizzati per coltivazioni illegali di fragole a Doñana. Questo priverebbe sistematicamente il parco nazionale dell'acqua.
    /it/media/condanna-a-morte-per-il-parco-nazionale-spagnolo-coto-de-donana
  • Rotte migratorie, aumentano i pericoli per le balene

    Il nuovo rapporto «Protecting Blue Corridors» del WWF e della comunità scientifica - incentrato sui mammiferi marini - chiede interventi urgenti per proteggere le balene. I mammiferi marini sono sempre più minacciati lungo le rotte migratorie, ad esempio per via delle collisioni con le navi oppure perché rimangono impigliati negli attrezzi da pesca: è quanto emerge dall’analisi dei dati satellitari, raccolti su 900 balene durante la fase di migrazione.
    /it/media/rotte-migratorie-aumentano-i-pericoli-per-le-balene
  • Gipeti in volata, squali in discesa: i vincitori e i vinti del 2021

    Il 2021 non è stato un buon anno per squali e razze. Invece, come dimostra l’ultimo rapporto annuale del WWF, sono il gipeto e la lince pardina a figurare tra i vincitori nel regno animale.
    /it/media/gipeti-in-volata-squali-in-discesa-i-vincitori-e-i-vinti-del-2021
  • Mekong, Tapajos, Vjosa: le centrali idroelettriche distruggono gli ultimi fiumi a flusso libero del mondo

    I dannosi progetti legati all’energia idroelettrica mettono in pericolo ecosistemi fluviali unici al mondo, e così anche i mezzi di sussistenza di milioni di persone: lo dimostra il rapporto del WWF. I danni a carico della natura sono sproporzionati rispetto ai benefici derivanti dalla svolta energetica.
    /it/media/mekong-tapajos-vjosa-le-centrali-idroelettriche-distruggono-gli-ultimi-fiumi-a-flusso-libero-del
  • Il WWF punta su obiettivi e progressi misurabili - il nuovo rapporto sulle partnership aziendali 2020

    Un'economia sostenibile che rispetti i limiti delle capacità di carico del nostro pianeta richiede una trasformazione verso prodotti e modelli di business rispettosi delle risorse e del clima nonché compatibili con standard sociali: su questo il WWF e i suoi partner sono concordi. Il "Rapporto sulle partnership aziendali del WWF", compilato da PwC, viene pubblicato oggi.
    /it/media/il-wwf-punta-su-obiettivi-e-progressi-misurabili-il-nuovo-rapporto-sulle-partnership-aziendali-2020
  • Nuovo ranking del WWF: l'industria del cioccolato e la cosmetica deludono nel settore olio di palma

    Le imprese attive nel settore dell’olio di palma stanno facendo troppo poco per prevenire il degrado ambientale e le violazioni dei diritti umani associate alla sua coltivazione: lo dimostra la scorecard dell'olio di palma pubblicata oggi dal WWF. Tuttavia, è positivo che in testa alla classifica si trovi la Coop, un'azienda svizzera.   
    /it/media/nuovo-ranking-del-wwf-lindustria-del-cioccolato-e-la-cosmetica-deludono-nel-settore-olio-di-palma
  • Revisione dell’ordinanza sui prodotti fitosanitari: la Svizzera diventerà un ricettacolo di pesticidi problematici?

    L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) intende rivedere l'ordinanza sui prodotti fitosanitari (OPF) dietro pressione della maggioranza parlamentare. Ecco per quale motivo la bozza presentata è pericolosa.
    /it/media/revisione-dellordinanza-sui-prodotti-fitosanitari-la-svizzera-diventera-un-ricettacolo-di-pesticidi
  • Clima, Marocco e India fanno più della Svizzera

    Nell'ultimo confronto in materia di clima la Svizzera si colloca al 14° posto su 61 Paesi. Stati come la Gran Bretagna ma anche il Marocco e l'India stanno facendo più della nostra nazione. Nessun Paese prende sul serio la crisi climatica né fa abbastanza per contrastarla. Nessun Paese, infatti, ha delle emissioni di gas serra basse o le riduce annualmente con successo. Nessun Paese aumenta le rinnovabili a sufficienza e ha degli obiettivi coerenti con il tetto del riscaldamento globale pari a 1,5 gradi, che ci si è prefissato. Se la Svizzera vuole essere in grado di competere nella corsa internazionale per la protezione del clima deve attuare rapidamente la nuova legge sulla CO2.
    /it/media/clima-marocco-e-india-fanno-piu-della-svizzera
  • Mercati del clima nell'ambito dell'Accordo di Parigi: come le aziende dovrebbero cogliere le proprie opportunità

    Il 1 gennaio 2021 inizia il primo periodo vincolante ai sensi dell’Accordo di Parigi sul clima. Cambiano pertanto anche le regole del gioco per i progetti di protezione del clima all’estero. Si tratta di un aspetto rilevante per le imprese a cui è computabile una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra all’estero. Ecco perché il WWF ha elaborato delle raccomandazioni per strategie climatiche aziendali credibili, pubblicate in data odierna.
    /it/media/mercati-del-clima-nellambito-dellaccordo-di-parigi-come-le-aziende-dovrebbero-cogliere-le-proprie
  • L'Alleanza clima sostiene la legge sul CO2

    La lobby del petrolio, sostenuta dall'UDC, ha annunciato che lancerà il referendum contro la nuova legge sul CO2. L'Alleanza clima svizzera, con oltre 90 organizzazioni della società civile, sostiene la legge sul CO2. Si impegnerà risolutamente a favore di questo cambiamento di rotta della politica climatica, a lungo dovuto, nella campagna referendaria. La legge è il prodotto di un lungo processo parlamentare con un ampio consenso.
    /it/media/lalleanza-clima-sostiene-la-legge-sul-co2
  • I rutti delle vacche: killer del clima, che peggiorano il bilancio ecologico

    Le bevande alternative al latte derivate da soia, avena o farro hanno un'impronta climatica significativamente inferiore rispetto al latte vaccino: lo dimostra un confronto commissionato da WWF Svizzera. I rutti al metano delle vacche da latte svizzere e la produzione del loro mangime contribuiscono al riscaldamento globale e mettono dunque a rischio la nostra stessa esistenza. Il metano è un gas dannoso per il clima. Il consumo di bevande vegetali sostitutive del latte aiuta a ridurre queste emissioni.
    /it/media/i-rutti-delle-vacche-killer-del-clima-che-peggiorano-il-bilancio-ecologico
  • Il settore finanziario svizzero continua ad alimentare la crisi climatica

    Il WWF è sconvolto dai risultati degli esami di compatibilità climatica pubblicati oggi dall'Ufficio federale dell'ambiente. Nonostante alcuni progressi, gli sforzi del settore finanziario sono lontani dall'essere sufficienti per superare la crisi climatica. Gli attori finanziari e la politica devono garantire con urgenza che i flussi finanziari svizzeri possano creare un'economia sostenibile.  
    /it/media/il-settore-finanziario-svizzero-continua-ad-alimentare-la-crisi-climatica
  • Il WWF accoglie le raccomandazioni della commissione Pillay

    La commissione Pillay valuta l'approccio del WWF ai diritti umani e chiede un maggiore impegno in tal senso, anche per quanto riguarda la collaborazione con i ranger statali. Dalle indagini è emerso che i collaboratori del WWF non fossero coinvolti nelle violazioni dei diritti umani. Il WWF conferma il proprio impegno a favore della collaborazione con le comunità indigene e locali.
    /it/media/il-wwf-accoglie-le-raccomandazioni-della-commissione-pillay
  • Statistiche sul CO2: le apparenze ingannano

    Secondo il WWF, le ultime statistiche sul CO2 dell'UFAM dovrebbero essere valutate con estrema cautela. Stanti tali informazioni, nel 2020 le emissioni sono infatti risultate essere leggermente inferiori rispetto all'anno precedente; tuttavia, una disamina dei dati di vendita delle nuove automobili e dei sistemi di riscaldamento mostra chiaramente che gli svizzeri continuano ad acquistare veicoli nuovi e più inquinanti d’Europa e troppo spesso installano sistemi di riscaldamento a petrolio e gas dannosi per il clima. Ora è la politica a dover agire.
    /it/media/statistiche-sul-co2-le-apparenze-ingannano
  • Il consumo di carne porta alla distruzione delle foreste pluviali

    Il consumo di carne porta alla distruzione delle foreste pluviali
    /it/media/il-consumo-di-carne-porta-alla-distruzione-delle-foreste-pluviali
  • Sondaggio WWF: volare è “out”!

    Volare meno o non volare affatto tra cinque anni: questo è quanto afferma più della metà delle famiglie svizzere in un sondaggio rappresentativo. Il WWF è soddisfatto dei risultati, poiché il traffico aereo in Svizzera è responsabile di oltre il 20% delle emissioni di gas serra. 
    /it/media/sondaggio-wwf-volare-e-out
  • Earth Overshoot Day: dal 22 agosto il mondo vivrà a credito

    Domani, 22 agosto 2020, è l’Earth Overshoot Day: a partire da questo giorno, la popolazione mondiale avrà consumato ed utilizzato più risorse di quante la Terra ne possa rigenerare durante l’anno.  
    /it/media/earth-overshoot-day-dal-22-agosto-il-mondo-vivra-a-credito
  • Il potenziale dell’energia solare: 262 anni di arretrato

    Secondo uno studio recente, la Svizzera sfrutterà a pieno il proprio potenziale di energia solare generata sui tetti solo tra 262 anni. Adesso, nel contesto dell’aggiunta del solare, dobbiamo uscire dall’ombra: a Confederazione, Cantoni e Comuni si chiede di accelerarne l’estensione.
    /it/media/il-potenziale-dellenergia-solare-262-anni-di-arretrato
  • Swiss Overshoot Day: la Svizzera non ha più risorse

    Dall'11 maggio 2021, la popolazione svizzera consuma più risorse naturali di quante siano a sua disposizione per tutto l’anno.  
    /it/media/swiss-overshoot-day-la-svizzera-non-ha-piu-risorse
  • Soia, obblighi ambientali e sociali per i commercianti globali insufficienti

    I commercianti di soia non stanno adottando misure sufficienti contro i devastanti effetti della produzione di questo bene sulle foreste e su altri importanti ecosistemi, né contro le violazioni dei diritti umani all'interno delle relative catene di approvvigionamento. Lo dimostra la Scorecard sulla soia pubblicata oggi da WWF e Global Canopy, che analizza le misure dei 22 principali commercianti mondiali di soia per risolvere problemi critici di natura ambientale e sociale nelle catene di approvvigionamento. 
    /it/media/soia-obblighi-ambientali-e-sociali-per-i-commercianti-globali-insufficienti
  • Rating del WWF sulla sostenibilità delle banche al dettaglio svizzere

    In che modo le 15 principali banche al dettaglio elvetiche operano con il denaro dei loro clienti dal punto di vista della sostenibilità? Oltre ai rendimenti, alla liquidità e alla sicurezza, anche i fattori ambientali costituiscono un problema? Il WWF intende rianalizzare questi aspetti insieme a PwC Svizzera. In confronto all'ultima pubblicazione del rating di quattro anni fa, da parte degli istituti bancari si notano dei progressi, tuttavia l'attuazione degli obiettivi climatici non è ancora sancita nella loro attività principale. Per far fronte alle sfide del presente, le banche al dettaglio devono fornire un contributo più coerente.
    /it/media/rating-del-wwf-sulla-sostenibilita-delle-banche-al-dettaglio-svizzere
  • Gli enormi problemi ambientali rimangono irrisolti

    Oggi l'elettorato si è espresso contro l'iniziativa sull'acqua potabile e l'iniziativa «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici». Questa decisione è stata presa auspicando che la politica e l'agricoltura abbiano riconosciuto gli enormi problemi ambientali e i rischi per la salute posti da pesticidi e fertilizzanti.
    /it/media/gli-enormi-problemi-ambientali-rimangono-irrisolti
  • È tempo di un piano B contro la crisi climatica

    Il WWF accoglie con rammarico la vittoria del "No" alla legge sul CO2. Nonostante il risultato odierno, la Svizzera deve onorare i suoi impegni nell'ambito dell'accordo di Parigi sul clima e dare il suo contributo alla lotta contro la crisi climatica. Ora va ridefinito il modo per raggiungere questo obiettivo.
    /it/media/e-tempo-di-un-piano-b-contro-la-crisi-climatica
  • Il torrente di montagna Beverin certificato Perla d'Acqua PLUS

    È la prima volta che accade: Bever, nell'Alta Engadina, è il primo Comune della Svizzera in assoluto a ricevere il marchio «Perla d'Acqua PLUS», un tributo al suo impegno per il torrente di montagna Beverin.
    /it/media/il-torrente-di-montagna-beverin-certificato-perla-dacqua-plus
  • La popolazione svizzera rafforza la protezione della fauna selvatica

    Il No alla legge sulla caccia rafforza la protezione delle specie e della natura in Svizzera. Così è anche chiaro che il Consiglio federale e il Parlamento non possono annacquare la protezione delle specie, ma devono fare di più per la nostra biodiversità minacciata. Il Comitato per il No e le organizzazioni di protezione della natura vogliono riallacciare il dialogo e, insieme alle associazioni dei cacciatori, lavorare a una migliore revisione della legge sulla caccia e all’urgente rafforzamento della protezione della biodiversità.
    /it/media/la-popolazione-svizzera-rafforza-la-protezione-della-fauna-selvatica
  • Una silenziosa morte sott'acqua

    I pesci d'acqua dolce rappresentano la fonte di nutrimento di 200 milioni di persone. Tuttavia, la pesca eccessiva, l'inquinamento e la costruzione di ostacoli e centrali idroelettriche stanno mettendo a dura prova gli stock ittici. Una specie su tre è a rischio di estinzione, mette in guardia un nuovo rapporto del WWF. In Svizzera, il 58% dei pesci d'acqua dolce figura sulla Lista Rossa. Il WWF si impegna a rimuovere gli ostacoli inutili, a risanare le centrali idroelettriche dal punto di vista ecologico e a riqualificare i corpi idrici edificati. 
    /it/media/una-silenziosa-morte-sottacqua
  • Bloccato il cambiamento: la lobby agricola si impone ancora

    Ora è definitivo: la nuova politica agricola PA22+ è fallita. In questo campo la politica opta quindi per un arresto anziché per il cambiamento. Ciò significa continuare ad escludere un’agricoltura lungimirante e sostenibile. I costi di questa politica miope andranno a carico dell'ambiente e delle generazioni future.
    /it/media/bloccato-il-cambiamento-la-lobby-agricola-si-impone-ancora
  • 2xsì per l’acqua pulita, il suolo fertile e per la nostra salute

    L’iniziativa per l’acqua potabile pulita e l’iniziativa per una Svizzera senza pesticidi propongono soluzioni per affrontare le grandi sfide dell’agricoltura di oggi. Esse offrono i periodi di transizione necessari e la sicurezza di pianificazione per forgiare un’agricoltura svizzera sociale e orientata alla natura di cui beneficiamo tutti – e non solo il business agroalimentare.
    /it/media/2xsi-per-lacqua-pulita-il-suolo-fertile-e-per-la-nostra-salute
  • Rapporto di sintesi dell’IPCC: siamo quasi fuori tempo massimo

    Il nuovo rapporto di sintesi del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPPC) rivela un’allarmante mancanza di ambizioni: finora nessun Paese è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi. Molti degli effetti della crisi climatica già in atto sono peggiori di quanto previsto nell’ultimo rapporto di questo tipo, risalente al 2014. L’ambiente va protetto meglio, perché è la nostra arma per risolvere la crisi climatica: secondo i calcoli dell’ICCP, negli ultimi dieci anni ha assorbito il 54% delle emissioni di CO2 prodotte dall’uomo. Il WWF spera che i risultati del rapporto di sintesi dell’ICCP incoraggino i governi a ridurre più rapidamente le emissioni. Citazioni: Thomas Häusler, esperto del clima di WWF Svizzera «Non ci resta molto tempo: non c’è un Paese che sia sulla buona strada verso l’obiettivo degli 1,5 gradi. Dobbiamo smettere di bruciare benzina, diesel, gas naturale e carbone, e dobbiamo farlo subito: è questo è l’unico modo per limitare a 1,5 gradi il riscaldamento globale e scongiurare i peggiori pericoli della crisi climatica». «Con il voto del 18 giugno per la legge sulla protezione del clima abbiamo la possibilità di assumerci le nostre responsabilità e di fare in modo che la Svizzera si metta sulla strada giusta in tempi rapidi». Dott.ssa Stephanie Roe, capo ricercatrice del WWF per il clima e l’energia e autrice principale del rapporto del Gruppo di lavoro III dell’IPCC sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. «La scienza dimostra che non stiamo facendo abbastanza per fronteggiare questa crisi. Con le emissioni attuali, che si collocano al livello più alto della storia dell’umanità, siamo completamente fuori strada e il tempo massimo per limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5 gradi si sta lentamente esaurendo». In occasione di una conferenza della durata di una settimana, da lunedì 13 marzo l’IPCC si riunisce a Interlaken per fare il punto della situazione sullo stato attuale delle conoscenze della ricerca sul clima. Leader del mondo della scienza e dei governi illustreranno la gravità della situazione attuale e i rischi legati alla crisi climatica, ma anche soluzioni e possibili approcci. I rappresentanti dei governi analizzeranno e discuteranno riga per riga il documento di sintesi per i legislatori del Sesto Rapporto IPCC (AR6, Summary for Policymakers). Una volta approvato, il «Climate Change 2023: Synthesis Report» sarà pubblicato il 20 marzo 2023. Con un totale di 10.000 pagine, esso mette insieme i risultati di sei rapporti secondari elaborati negli ultimi anni nell’ambito dell’AR6 valutando migliaia di studi sul clima e rappresenta quindi la panoramica più esaustiva attualmente disponibile sul riscaldamento globale, le cause principali che lo determinano, gli impatti e le soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e adattare il mondo alle conseguenze del riscaldamento. I risultati dei rapporti parziali già pubblicati che confluiranno in questo rapporto di sintesi ci avvertono che, con concentrazioni di CO2 nell’atmosfera al livello più alto degli ultimi due milioni di anni e un livello dei mari che si innalza al ritmo più rapido mai verificatosi negli ultimi 3000 anni, il nostro pianeta è in quella che si può considerare una «zona di pericolo». I rapporti mostrano inoltre che l’attuale riscaldamento di 1,1 gradi Celsius ha già causato in tutto il mondo pericolosi sconvolgimenti alla natura e al benessere umano, con conseguenze climatiche peggiori di quelle previste nell’ultimo rapporto di sintesi dell’IPCC, risalente al 2014. Il rapporto di sintesi rivela anche un allarmante divario di ambizioni: i risultati già noti del Gruppo di lavoro III dimostrano che, nonostante singole iniziative politiche lodevoli, le emissioni di gas serra hanno continuato a crescere raggiungendo il livello più alto della storia dell’umanità. Siamo dunque ben lontani dal frenare con sufficiente rapidità ulteriori aumenti di temperatura e, sulla base degli impegni politici e finanziari già stabiliti fino al 2030, è praticamente impossibile limitare il riscaldamento a 1,5 gradi. Il rapporto dell’IPCC non mira a imporre ai Paesi il percorso politico dettagliato per una migliore protezione del clima, ma il WWF è convinto che da un lato migliorerà le basi scientifiche per misure climatiche più efficaci e, dall’altro, spronerà i governi a intraprendere azioni urgenti e necessarie, come per esempio misure immediate per eliminare gradualmente i combustibili fossili. È questo è l’unico modo per ridurre rapidamente le emissioni di CO2 in tutti i settori dell’economia. Allo stesso tempo, è necessario proteggere e rigenerare meglio l’ambiente, perché solo un ambiente intatto ci permette di fermare il riscaldamento globale. Contatto: Lydia Ebersbach, consulente per la comunicazione del WWF, lydia.ebersbach@wwf.ch
    /it/media/rapporto-di-sintesi-dellipcc-siamo-quasi-fuori-tempo-massimo