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  • Earth Overshoot Day: dal 22 agosto il mondo vivrà a credito

    Domani, 22 agosto 2020, è l’Earth Overshoot Day: a partire da questo giorno, la popolazione mondiale avrà consumato ed utilizzato più risorse di quante la Terra ne possa rigenerare durante l’anno.  
    /it/media/earth-overshoot-day-dal-22-agosto-il-mondo-vivra-a-credito
  • Il potenziale dell’energia solare: 262 anni di arretrato

    Secondo uno studio recente, la Svizzera sfrutterà a pieno il proprio potenziale di energia solare generata sui tetti solo tra 262 anni. Adesso, nel contesto dell’aggiunta del solare, dobbiamo uscire dall’ombra: a Confederazione, Cantoni e Comuni si chiede di accelerarne l’estensione.
    /it/media/il-potenziale-dellenergia-solare-262-anni-di-arretrato
  • Swiss Overshoot Day: la Svizzera non ha più risorse

    Dall'11 maggio 2021, la popolazione svizzera consuma più risorse naturali di quante siano a sua disposizione per tutto l’anno.  
    /it/media/swiss-overshoot-day-la-svizzera-non-ha-piu-risorse
  • Soia, obblighi ambientali e sociali per i commercianti globali insufficienti

    I commercianti di soia non stanno adottando misure sufficienti contro i devastanti effetti della produzione di questo bene sulle foreste e su altri importanti ecosistemi, né contro le violazioni dei diritti umani all'interno delle relative catene di approvvigionamento. Lo dimostra la Scorecard sulla soia pubblicata oggi da WWF e Global Canopy, che analizza le misure dei 22 principali commercianti mondiali di soia per risolvere problemi critici di natura ambientale e sociale nelle catene di approvvigionamento. 
    /it/media/soia-obblighi-ambientali-e-sociali-per-i-commercianti-globali-insufficienti
  • Rating del WWF sulla sostenibilità delle banche al dettaglio svizzere

    In che modo le 15 principali banche al dettaglio elvetiche operano con il denaro dei loro clienti dal punto di vista della sostenibilità? Oltre ai rendimenti, alla liquidità e alla sicurezza, anche i fattori ambientali costituiscono un problema? Il WWF intende rianalizzare questi aspetti insieme a PwC Svizzera. In confronto all'ultima pubblicazione del rating di quattro anni fa, da parte degli istituti bancari si notano dei progressi, tuttavia l'attuazione degli obiettivi climatici non è ancora sancita nella loro attività principale. Per far fronte alle sfide del presente, le banche al dettaglio devono fornire un contributo più coerente.
    /it/media/rating-del-wwf-sulla-sostenibilita-delle-banche-al-dettaglio-svizzere
  • Gli enormi problemi ambientali rimangono irrisolti

    Oggi l'elettorato si è espresso contro l'iniziativa sull'acqua potabile e l'iniziativa «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici». Questa decisione è stata presa auspicando che la politica e l'agricoltura abbiano riconosciuto gli enormi problemi ambientali e i rischi per la salute posti da pesticidi e fertilizzanti.
    /it/media/gli-enormi-problemi-ambientali-rimangono-irrisolti
  • È tempo di un piano B contro la crisi climatica

    Il WWF accoglie con rammarico la vittoria del "No" alla legge sul CO2. Nonostante il risultato odierno, la Svizzera deve onorare i suoi impegni nell'ambito dell'accordo di Parigi sul clima e dare il suo contributo alla lotta contro la crisi climatica. Ora va ridefinito il modo per raggiungere questo obiettivo.
    /it/media/e-tempo-di-un-piano-b-contro-la-crisi-climatica
  • Il torrente di montagna Beverin certificato Perla d'Acqua PLUS

    È la prima volta che accade: Bever, nell'Alta Engadina, è il primo Comune della Svizzera in assoluto a ricevere il marchio «Perla d'Acqua PLUS», un tributo al suo impegno per il torrente di montagna Beverin.
    /it/media/il-torrente-di-montagna-beverin-certificato-perla-dacqua-plus
  • La popolazione svizzera rafforza la protezione della fauna selvatica

    Il No alla legge sulla caccia rafforza la protezione delle specie e della natura in Svizzera. Così è anche chiaro che il Consiglio federale e il Parlamento non possono annacquare la protezione delle specie, ma devono fare di più per la nostra biodiversità minacciata. Il Comitato per il No e le organizzazioni di protezione della natura vogliono riallacciare il dialogo e, insieme alle associazioni dei cacciatori, lavorare a una migliore revisione della legge sulla caccia e all’urgente rafforzamento della protezione della biodiversità.
    /it/media/la-popolazione-svizzera-rafforza-la-protezione-della-fauna-selvatica
  • Una silenziosa morte sott'acqua

    I pesci d'acqua dolce rappresentano la fonte di nutrimento di 200 milioni di persone. Tuttavia, la pesca eccessiva, l'inquinamento e la costruzione di ostacoli e centrali idroelettriche stanno mettendo a dura prova gli stock ittici. Una specie su tre è a rischio di estinzione, mette in guardia un nuovo rapporto del WWF. In Svizzera, il 58% dei pesci d'acqua dolce figura sulla Lista Rossa. Il WWF si impegna a rimuovere gli ostacoli inutili, a risanare le centrali idroelettriche dal punto di vista ecologico e a riqualificare i corpi idrici edificati. 
    /it/media/una-silenziosa-morte-sottacqua
  • Bloccato il cambiamento: la lobby agricola si impone ancora

    Ora è definitivo: la nuova politica agricola PA22+ è fallita. In questo campo la politica opta quindi per un arresto anziché per il cambiamento. Ciò significa continuare ad escludere un’agricoltura lungimirante e sostenibile. I costi di questa politica miope andranno a carico dell'ambiente e delle generazioni future.
    /it/media/bloccato-il-cambiamento-la-lobby-agricola-si-impone-ancora
  • 2xsì per l’acqua pulita, il suolo fertile e per la nostra salute

    L’iniziativa per l’acqua potabile pulita e l’iniziativa per una Svizzera senza pesticidi propongono soluzioni per affrontare le grandi sfide dell’agricoltura di oggi. Esse offrono i periodi di transizione necessari e la sicurezza di pianificazione per forgiare un’agricoltura svizzera sociale e orientata alla natura di cui beneficiamo tutti – e non solo il business agroalimentare.
    /it/media/2xsi-per-lacqua-pulita-il-suolo-fertile-e-per-la-nostra-salute
  • Rapporto di sintesi dell’IPCC: siamo quasi fuori tempo massimo

    Il nuovo rapporto di sintesi del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPPC) rivela un’allarmante mancanza di ambizioni: finora nessun Paese è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi. Molti degli effetti della crisi climatica già in atto sono peggiori di quanto previsto nell’ultimo rapporto di questo tipo, risalente al 2014. L’ambiente va protetto meglio, perché è la nostra arma per risolvere la crisi climatica: secondo i calcoli dell’ICCP, negli ultimi dieci anni ha assorbito il 54% delle emissioni di CO2 prodotte dall’uomo. Il WWF spera che i risultati del rapporto di sintesi dell’ICCP incoraggino i governi a ridurre più rapidamente le emissioni. Citazioni: Thomas Häusler, esperto del clima di WWF Svizzera «Non ci resta molto tempo: non c’è un Paese che sia sulla buona strada verso l’obiettivo degli 1,5 gradi. Dobbiamo smettere di bruciare benzina, diesel, gas naturale e carbone, e dobbiamo farlo subito: è questo è l’unico modo per limitare a 1,5 gradi il riscaldamento globale e scongiurare i peggiori pericoli della crisi climatica». «Con il voto del 18 giugno per la legge sulla protezione del clima abbiamo la possibilità di assumerci le nostre responsabilità e di fare in modo che la Svizzera si metta sulla strada giusta in tempi rapidi». Dott.ssa Stephanie Roe, capo ricercatrice del WWF per il clima e l’energia e autrice principale del rapporto del Gruppo di lavoro III dell’IPCC sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. «La scienza dimostra che non stiamo facendo abbastanza per fronteggiare questa crisi. Con le emissioni attuali, che si collocano al livello più alto della storia dell’umanità, siamo completamente fuori strada e il tempo massimo per limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5 gradi si sta lentamente esaurendo». In occasione di una conferenza della durata di una settimana, da lunedì 13 marzo l’IPCC si riunisce a Interlaken per fare il punto della situazione sullo stato attuale delle conoscenze della ricerca sul clima. Leader del mondo della scienza e dei governi illustreranno la gravità della situazione attuale e i rischi legati alla crisi climatica, ma anche soluzioni e possibili approcci. I rappresentanti dei governi analizzeranno e discuteranno riga per riga il documento di sintesi per i legislatori del Sesto Rapporto IPCC (AR6, Summary for Policymakers). Una volta approvato, il «Climate Change 2023: Synthesis Report» sarà pubblicato il 20 marzo 2023. Con un totale di 10.000 pagine, esso mette insieme i risultati di sei rapporti secondari elaborati negli ultimi anni nell’ambito dell’AR6 valutando migliaia di studi sul clima e rappresenta quindi la panoramica più esaustiva attualmente disponibile sul riscaldamento globale, le cause principali che lo determinano, gli impatti e le soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e adattare il mondo alle conseguenze del riscaldamento. I risultati dei rapporti parziali già pubblicati che confluiranno in questo rapporto di sintesi ci avvertono che, con concentrazioni di CO2 nell’atmosfera al livello più alto degli ultimi due milioni di anni e un livello dei mari che si innalza al ritmo più rapido mai verificatosi negli ultimi 3000 anni, il nostro pianeta è in quella che si può considerare una «zona di pericolo». I rapporti mostrano inoltre che l’attuale riscaldamento di 1,1 gradi Celsius ha già causato in tutto il mondo pericolosi sconvolgimenti alla natura e al benessere umano, con conseguenze climatiche peggiori di quelle previste nell’ultimo rapporto di sintesi dell’IPCC, risalente al 2014. Il rapporto di sintesi rivela anche un allarmante divario di ambizioni: i risultati già noti del Gruppo di lavoro III dimostrano che, nonostante singole iniziative politiche lodevoli, le emissioni di gas serra hanno continuato a crescere raggiungendo il livello più alto della storia dell’umanità. Siamo dunque ben lontani dal frenare con sufficiente rapidità ulteriori aumenti di temperatura e, sulla base degli impegni politici e finanziari già stabiliti fino al 2030, è praticamente impossibile limitare il riscaldamento a 1,5 gradi. Il rapporto dell’IPCC non mira a imporre ai Paesi il percorso politico dettagliato per una migliore protezione del clima, ma il WWF è convinto che da un lato migliorerà le basi scientifiche per misure climatiche più efficaci e, dall’altro, spronerà i governi a intraprendere azioni urgenti e necessarie, come per esempio misure immediate per eliminare gradualmente i combustibili fossili. È questo è l’unico modo per ridurre rapidamente le emissioni di CO2 in tutti i settori dell’economia. Allo stesso tempo, è necessario proteggere e rigenerare meglio l’ambiente, perché solo un ambiente intatto ci permette di fermare il riscaldamento globale. Contatto: Lydia Ebersbach, consulente per la comunicazione del WWF, lydia.ebersbach@wwf.ch
    /it/media/rapporto-di-sintesi-dellipcc-siamo-quasi-fuori-tempo-massimo
  • Earth Hour: regala un'ora alla Terra!

    Durante l'Ora della Terra, celebri monumenti quali l'Empire State Building di New York o il Taj Mahal in India rimangono nell’oscurità più assoluta. Il WWF invita a inviare un segnale per il nostro pianeta e per una maggiore protezione del clima, e a votare SÌ alla legge sul clima il 18 giugno. Anche circa 20 città e comuni svizzeri partecipano a questa iniziativa, oscurando i monumenti che le contraddistinguono.   Sabato prossimo, 25 marzo 2023, cittadini e città in Svizzera, in Liechtenstein e in 190 Paesi del mondo parteciperanno all'Ora della Terra, dando l'esempio e spegnendo le luci per un'ora alle 20.30, oppure facendo consapevolmente qualcosa per il nostro pianeta. Citazioni di Thomas Vellacott, CEO di WWF Svizzera:  «Vorrei che il maggior numero possibile di persone regalasse un’ora alla Terra e considerasse cosa può fare personalmente per fornire un contributo alla tutela della natura e del clima, ad esempio esaminando gli argomenti a favore del SÌ alla legge sul clima che voteremo il 18 giugno». «Con l'Ora della Terra, segnaliamo ai decisori elvetici e nel mondo che è finalmente giunto il momento di riconoscere le chiare conclusioni dell’IPCC e di agire».   «Il fatto che così tante città e persone partecipino all'Ora della Terra dimostra quanto le persone abbiano a cuore la protezione della natura». Il rapporto di sintesi dell’IPCC di recente pubblicazione mostra chiaramente quanto sia urgente agire per contrastare la crisi climatica e la perdita di biodiversità. Con l'Ora della Terra, sproniamo a più di un semplice spegnimento simbolico delle luci. Con il motto «Regala un'ora alla Terra», questo fine settimana incoraggiamo la popolazione a attivarsi e a restituire qualcosa al nostro pianeta: 60 minuti da trascorrere in molti modi diversi. Un regalo speciale per la nostra Terra potrebbe essere quello di utilizzare l'Ora della Terra per comprendere le argomentazioni a favore della legge sul clima e convincere amici, vicini e colleghi a votare Sì alle urne il 18 giugno. Che si tratti di quest'ora consapevole per il clima, di cucinare un menu vegano, di calcolare la propria impronta di CO2 o di piantumare il proprio giardino: insieme, una singola ora si trasforma in numerose migliaia di ore per il nostro pianeta. In Svizzera e Liechtenstein, numerose città e comuni partecipano nuovamente alla campagna mondiale per l'ambiente, lasciando nell'oscurità i loro monumenti simbolo: ad esempio, i monumenti di Sierre, la Torre delle Streghe di Sion, il Jet d'eau di Ginevra, gli emblemi di San Gallo, i monumenti di Baden e Burgdorf, il centro storico di Lenzburg e la cattedrale di San Fiorino a Vaduz.  L'idea di dedicare alla Terra del tempo supplementare viene ripresa da un numero sempre maggiore di comuni: San Gallo, ad esempio, offre un intero weekend dell'Ora della Terra, ivi compresa una passeggiata sulla biodiversità, mentre oltre al discorso di un leader Burgdorf organizza anche un poetry slam. Con il Cern, l'organizzazione europea per la ricerca fisica di base di Ginevra, anche un istituto di ricerca di rilevanza mondiale partecipa all'Ora della Terra.  Contatto: Lydia Ebersbach, consulente per la comunicazione presso il WWF, lydia.ebersbach@wwf.ch Ulteriori informazioni - Link al calcolatore dell’impronta ecologica: https://www.wwf.ch/it/vivere-sostenibile/calcolatore-dell-impronta-ecologica - Queste alcune delle città e dei comuni svizzeri e del Liechtenstein partecipanti nel 2023: Baden, Burgdorf, Ennetbaden, Killwangen, Mellingen, Neuenhof, Wettingen, Lenzburg, San Gallo, Muttenz, Vaduz, Delémont, Ecublens, Friburgo, Ginevra, Montreux, Sierre, Sion, Vevey, Yverdon-les-Bains, Chiasso, Mendrisio  
    /it/media/earth-hour-regala-unora-alla-terra
  • Ciò che conta è la coesistenza di persone e lupi

    Le associazioni ambientaliste Pro Natura, WWF Svizzera, BirdLife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzero rinunciano al referendum contro la revisione della legge sulla caccia. Nel dicembre 2022, il Parlamento ha perso l'occasione di varare una legge tecnicamente convincente che avrebbe permesso di regolare i lupi con un chiaro riferimento ai danni, affrontando così in modo più efficace le sfide dell'agricoltura e dell’economia alpestre. Ciononostante, la coesistenza con il lupo può avere successo sulla base della legge che è appena stata approvata. Risulta decisiva la regolamentazione attraverso un'ordinanza sulla caccia che non metta in pericolo la popolazione di lupo e rafforzi ulteriormente la tutela delle greggi, nonché la sua attuazione congiunta da parte di alpigiani, agricoltori, guardie forestali, ambientalisti, cantoni e comuni.
    /it/media/cio-che-conta-e-la-coesistenza-di-persone-e-lupi
  • SÌ alla legge sugli obiettivi in materia di protezione del clima

    Domani l’UDC presenterà il referendum. Per il WWF non ci sono dubbi: la nostra posizione è un chiaro SÌ al controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai. Diciamo SÌ alle misure di protezione del clima, che sono più che mai necessarie, a un approvvigionamento energetico sicuro e indipendente e al rafforzamento della Svizzera come polo di innovazione.
    /it/media/si-alla-legge-sugli-obiettivi-in-materia-di-protezione-del-clima
  • Swiss Overshoot Day: si potrebbe sfruttare meno?

    Il 13 maggio segna il giorno in cui, se tutti vivessero come noi in Svizzera, le risorse della Terra si esaurirebbero. Il WWF Svizzera invita tutti a calcolare e migliorare la propria impronta ecologica. •    Se tutte le persone vivessero come noi in Svizzera, ci servirebbero 2,8 Terre. •    La Svizzera copre il 77% del suo fabbisogno di risorse biologiche importandole. •    Le cause principali sono l'alimentazione, la mobilità, l'edilizia e il riscaldamento. •    Tutti possono contribuire alla conservazione delle risorse senza dover davvero rinunciare a nulla.  
    /it/media/swiss-overshoot-day-si-potrebbe-sfruttare-meno
  • Le grandi aziende alimentari europee lottano per preservare il patrimonio mondiale di Doñana in Spagna

    In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, 23 importanti rivenditori, commercianti e produttori di frutta europei hanno dato il via ad una campagna per la sopravvivenza del più antico parco nazionale spagnolo e patrimonio mondiale dell’UNESCO, la zona umida di Doñana. Chiedono congiuntamente al governo regionale andaluso di fermare l’uso agricolo illegale di 1.900 ettari invece di legalizzarlo come previsto.  
    /it/media/le-grandi-aziende-alimentari-europee-lottano-per-preservare-il-patrimonio-mondiale-di-donana-in
  • Losanna al primo posto nel concorso sul clima del WWF

    Sette città svizzere hanno partecipato alla sfida globale «One Planet City Challenge» (OPCC) del WWF, che ne ha preso in esame le strategie e misure climatiche. Losanna, Zurigo e Basilea passeranno ora alla finale internazionale.  
    /it/media/losanna-al-primo-posto-nel-concorso-sul-clima-del-wwf
  • Il Mediterraneo si sta riscaldando più rapidamente rispetto alla media del pianeta

    Sono quasi 1000 le specie cosiddette “aliene” che, migrate nelle acque più calde del Mar Mediterraneo, hanno sostituito le specie endemiche. Allo stesso tempo, condizioni meteorologiche sempre più estreme devastano le fragili zostere e le barriere coralline, minacciando così città e coste. Oggi, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, il WWF intende mostrare come la crisi climatica abbia già trasformato - in alcuni casi in modo irreversibile - alcuni dei più importanti ecosistemi marini del Mediterraneo, con conseguenze per i settori economici come la pesca e il turismo, ma anche per le nostre abitudini di consumo del pesce. È necessaria un'azione urgente per evitare ulteriori emissioni di gas serra e per adattarsi alla nuova realtà di un mare che diventa sempre più caldo.
    /it/media/il-mediterraneo-si-sta-riscaldando-piu-rapidamente-rispetto-alla-media-del-pianeta
  • IPCC: ultimo avviso prima della catastrofe globale

    L'ultimo rapporto dell'IPCC è il terzo e ultimo tassello di un puzzle che riassume lo stato delle conoscenze scientifiche sulle cause, le conseguenze e le soluzioni relative al riscaldamento climatico. A tal proposito Patrick Hofstetter, esperto di protezione del clima presso il WWF Svizzera, afferma quanto segue:
    /it/media/ipcc-ultimo-avviso-prima-della-catastrofe-globale
  • Fauna selvatica: vincitori e vinti 2020

    Cambiamenti climatici, bracconaggio e perdita degli habitat figurano tra le minacce più comuni per innumerevoli specie. Il WWF presenta il suo bilancio dell’anno e identifica vincitori e vinti anche nel 2020.
    /it/media/fauna-selvatica-vincitori-e-vinti-2020
  • Il WWF dice sì alla legge sul CO2

    Oggi la lobby del petrolio, gli importatori di automobili e l’UDC presentano le firme raccolte contro la nuova legge sul CO2. Insieme a un’ampia alleanza, il WWF supporta il Sì con determinazione.
    /it/media/il-wwf-dice-si-alla-legge-sul-co2
  • Proteggendo il clima oggi, la Svizzera risparmierà un miliardo domani

    Grazie alle misure volte a ridurre le emissioni dei gas a effetto serra, la Svizzera non solo fornisce un importante contributo alla protezione del clima, ma si generano anche notevoli risparmi sui costi a livello economico: ne dà prova un nuovo studio della ZHAW, supportato da AEE SUISSE e WWF Svizzera.
    /it/media/proteggendo-il-clima-oggi-la-svizzera-risparmiera-un-miliardo-domani
  • Il WWF lancia l’allarme: l'industria intende svolgere attività estrattive negli abissi del mare

    Le aziende di tutto il mondo si stanno preparando per procedere all’estrazione mineraria commerciale in alto mare in regioni oceaniche finora incontaminate: un’operazione a loro avviso necessaria per soddisfare la domanda di metalli e minerali. Nel suo ultimo rapporto, il WWF ne confuta le affermazioni evidenziando le immense conseguenze ecologiche e sociali.  
    /it/media/il-wwf-lancia-lallarme-lindustria-intende-svolgere-attivita-estrattive-negli-abissi-del-mare
  • L’obiettivo è la convivenza

    I lupi in Svizzera stanno aumentando. Anche il numero di animali da reddito predati, sebbene in misura molto meno marcata, è progredito. Gli allevatori, gli alpigiani e le autorità stanno imparando a gestire sempre meglio la presenza del lupo e il calo dei capi predati per lupo e anno ne è la prova. Malgrado ciò, le organizzazioni di protezione della natura riconoscono la necessità di interventi mirati per favorire la coesistenza tra questo predatore e l’uomo.
    /it/media/lobiettivo-e-la-convivenza
  • Studio del WWF: il lato oscuro del commercio dell'oro e il ruolo centrale della Svizzera

    Per molti rivenditori di orologi e gioielli, l'attività commerciale prima di Natale è la più importante dell'anno. Tuttavia, l'estrazione dell'oro ha effetti devastanti sull'ambiente e è associata a rischi di natura sociale. Nel suo ultimo studio, il WWF rivela che fino al 70% dell’oro scambiato in tutto il mondo transita in territorio elvetico, paese importatore e esportatore. Il WWF richiede regolamenti sugli obblighi di diligenza relativi all'importazione di minerali provenienti da zone di conflitto e trasparenza da parte delle aziende.
    /it/media/studio-del-wwf-il-lato-oscuro-del-commercio-delloro-e-il-ruolo-centrale-della-svizzera
  • Condanna a morte per il Parco Nazionale spagnolo Coto de Doñana

    Le autorità spagnole stanno progettando di approvare una legge che minaccia il Parco Nazionale Coto de Doñana, una zona umida ecologicamente importante e patrimonio mondiale dell'UNESCO. La legge, proposta dal governo regionale andaluso - e sostenuta da diversi partiti all’interno del parlamento regionale -, prevede la legalizzazione di 1.460 ettari di terreno, che al momento vengono utilizzati per coltivazioni illegali di fragole a Doñana. Questo priverebbe sistematicamente il parco nazionale dell'acqua.
    /it/media/condanna-a-morte-per-il-parco-nazionale-spagnolo-coto-de-donana
  • Rotte migratorie, aumentano i pericoli per le balene

    Il nuovo rapporto «Protecting Blue Corridors» del WWF e della comunità scientifica - incentrato sui mammiferi marini - chiede interventi urgenti per proteggere le balene. I mammiferi marini sono sempre più minacciati lungo le rotte migratorie, ad esempio per via delle collisioni con le navi oppure perché rimangono impigliati negli attrezzi da pesca: è quanto emerge dall’analisi dei dati satellitari, raccolti su 900 balene durante la fase di migrazione.
    /it/media/rotte-migratorie-aumentano-i-pericoli-per-le-balene
  • Gipeti in volata, squali in discesa: i vincitori e i vinti del 2021

    Il 2021 non è stato un buon anno per squali e razze. Invece, come dimostra l’ultimo rapporto annuale del WWF, sono il gipeto e la lince pardina a figurare tra i vincitori nel regno animale.
    /it/media/gipeti-in-volata-squali-in-discesa-i-vincitori-e-i-vinti-del-2021