Risultati della ricerca

Abbiamo trovato 1 risultato per la tua ricerca:
  • Partnership with H&M Switzerland 2020

    WWF & H&M have been collaborating at an international level since 2011. The objective is to significantly reduce the environmental impact on our climate, biodiversity, and water and to inspire other fashion businesses to operate within planetary boundaries. Together, we have already been able to implement one of the strictest measures for water protection, and by 2040, the entire H&M value chain should be climate positive. In addition, H&M strives to use only recycled materials and materials from other sustainable sources in its products from 2030 onward. As part of this international collaboration, H&M Switzerland and WWF Switzerland implemented two round-up campaigns in the Swiss H&M shops in 2020. The first took place as part of World Water Week and the second before Christmas. The proceeds for both campaigns were donated to protect Swiss waters and the flora and fauna of the Swiss Alps. Click here for more information about the international collaboration.
    /en/partner/partnership-with-h-m-switzerland-2020
  • 2021 Partnership with Starbucks

    Starbucks wants to encourage even more people to use a reusable cup and began charging 10 centimes on disposable cups in all Starbucks Coffee Houses in Switzerland in August 2021 to help push customers towards greater sustainability.   All the proceeds will go to WWF Switzerland to be used for a number of projects, including ones aimed at reducing plastic pollution in the environment.
    /en/partner/2021-partnership-with-starbucks
  • Partnership with Swisscom 2020

    From 2006 to 2020, Swisscom collaborated with the WWF to reduce its CO2 footprint and to promote climate-friendly services. Swisscom supported the WWF Footprint Calculator and the WWF Adviser App as a partner. Together, Swisscom and WWF demonstrated and harnessed the potential of digitisation for a more sustainable, energy-efficient, and comfortable lifestyle.
    /en/partner/partnership-with-swisscom-2020
  • Statistiche sul CO2: le apparenze ingannano

    Secondo il WWF, le ultime statistiche sul CO2 dell'UFAM dovrebbero essere valutate con estrema cautela. Stanti tali informazioni, nel 2020 le emissioni sono infatti risultate essere leggermente inferiori rispetto all'anno precedente; tuttavia, una disamina dei dati di vendita delle nuove automobili e dei sistemi di riscaldamento mostra chiaramente che gli svizzeri continuano ad acquistare veicoli nuovi e più inquinanti d’Europa e troppo spesso installano sistemi di riscaldamento a petrolio e gas dannosi per il clima. Ora è la politica a dover agire.
    /it/media/statistiche-sul-co2-le-apparenze-ingannano
  • Il consumo di carne porta alla distruzione delle foreste pluviali

    Il consumo di carne porta alla distruzione delle foreste pluviali
    /it/media/il-consumo-di-carne-porta-alla-distruzione-delle-foreste-pluviali
  • Sostenibilità nella vita di tutti i giorni

    Prodotti sostenibili per la casa o per la vita all'aria aperta. Scopri il set di riciclaggio WWF, le bottiglie termiche, i lunch-box e altro ancora nello shop WWF.
    /it/shop/sostenibilita-nella-vita-di-tutti-i-giorni
  • Swiss Overshoot Day: la Svizzera non ha più risorse

    Dall'11 maggio 2021, la popolazione svizzera consuma più risorse naturali di quante siano a sua disposizione per tutto l’anno.  
    /it/media/swiss-overshoot-day-la-svizzera-non-ha-piu-risorse
  • Soia, obblighi ambientali e sociali per i commercianti globali insufficienti

    I commercianti di soia non stanno adottando misure sufficienti contro i devastanti effetti della produzione di questo bene sulle foreste e su altri importanti ecosistemi, né contro le violazioni dei diritti umani all'interno delle relative catene di approvvigionamento. Lo dimostra la Scorecard sulla soia pubblicata oggi da WWF e Global Canopy, che analizza le misure dei 22 principali commercianti mondiali di soia per risolvere problemi critici di natura ambientale e sociale nelle catene di approvvigionamento. 
    /it/media/soia-obblighi-ambientali-e-sociali-per-i-commercianti-globali-insufficienti
  • Intervista con Ivana e Ben Nott

    Ivana e Ben Nott hanno designato il WWF come loro erede. La coppia vuole essere sicura che la propria eredità sia in buone mani.
    /it/intervista-con-ivana-e-ben-nott
  • Partnership with the SWICA Healthcare Organisation

    Since 2021, the SWICA Healthcare Organisation and WWF collaborate to champion human and environmental health. The focus of this partnership is on the correlations between an intact environment and population health. Thanks to the partnership between SWICA and WWF, WWF members and patrons are eligible for attractive premium discounts on supplementary insurance. More information about this collaboration can be found here (in German).
    /en/partner/partnership-with-the-swica-healthcare-organisation
  • Mekong, Tapajos, Vjosa: le centrali idroelettriche distruggono gli ultimi fiumi a flusso libero del mondo

    I dannosi progetti legati all’energia idroelettrica mettono in pericolo ecosistemi fluviali unici al mondo, e così anche i mezzi di sussistenza di milioni di persone: lo dimostra il rapporto del WWF. I danni a carico della natura sono sproporzionati rispetto ai benefici derivanti dalla svolta energetica.
    /it/media/mekong-tapajos-vjosa-le-centrali-idroelettriche-distruggono-gli-ultimi-fiumi-a-flusso-libero-del
  • Il WWF punta su obiettivi e progressi misurabili - il nuovo rapporto sulle partnership aziendali 2020

    Un'economia sostenibile che rispetti i limiti delle capacità di carico del nostro pianeta richiede una trasformazione verso prodotti e modelli di business rispettosi delle risorse e del clima nonché compatibili con standard sociali: su questo il WWF e i suoi partner sono concordi. Il "Rapporto sulle partnership aziendali del WWF", compilato da PwC, viene pubblicato oggi.
    /it/media/il-wwf-punta-su-obiettivi-e-progressi-misurabili-il-nuovo-rapporto-sulle-partnership-aziendali-2020
  • Nuovo ranking del WWF: l'industria del cioccolato e la cosmetica deludono nel settore olio di palma

    Le imprese attive nel settore dell’olio di palma stanno facendo troppo poco per prevenire il degrado ambientale e le violazioni dei diritti umani associate alla sua coltivazione: lo dimostra la scorecard dell'olio di palma pubblicata oggi dal WWF. Tuttavia, è positivo che in testa alla classifica si trovi la Coop, un'azienda svizzera.   
    /it/media/nuovo-ranking-del-wwf-lindustria-del-cioccolato-e-la-cosmetica-deludono-nel-settore-olio-di-palma
  • SWICA e WWF – Insieme per la salute del Pianeta

    L’organizzazione sanitaria SWICA e WWF collaborano attivamente per la salute delle persone e dell’ambiente, convinti che il benessere umano sia indissolubilmente legato alla salute della Terra.
    /it/swica-e-wwf-insieme-per-la-salute-del-pianeta
  • Per le foreste tropicali

    Il 2022 è l'anno lunare della tigre. Sostieni la tigre e il suo futuro con il tuo acquisto nello shop WWF.
    /it/shop/per-le-foreste-tropicali
  • Idee regalo

    Scopri nello shop WWF i regali pratici e sostenibili.
    /it/shop/idee-regalo
  • Una silenziosa morte sott'acqua

    I pesci d'acqua dolce rappresentano la fonte di nutrimento di 200 milioni di persone. Tuttavia, la pesca eccessiva, l'inquinamento e la costruzione di ostacoli e centrali idroelettriche stanno mettendo a dura prova gli stock ittici. Una specie su tre è a rischio di estinzione, mette in guardia un nuovo rapporto del WWF. In Svizzera, il 58% dei pesci d'acqua dolce figura sulla Lista Rossa. Il WWF si impegna a rimuovere gli ostacoli inutili, a risanare le centrali idroelettriche dal punto di vista ecologico e a riqualificare i corpi idrici edificati. 
    /it/media/una-silenziosa-morte-sottacqua
  • Partnership bio-familia 2021

    In 2021, bio-familia supports the WWF project «Nature connects» (in German) with 100,000 Swiss francs as part of the sustainability campaign «Diversity of Nature», thus making an important contribution to the promotion of biodiversity in Switzerland. More information about the «Diversity of Nature» campaign can be found here (in German).
    /en/partner/partnership-bio-familia-2021
  • Partnership bio-familia 2021

    Nel 2021, nell'ambito della campagna di sostenibilità «Biodiversità», bio-familia sostiene il progetto del WWF «Connessioni naturali» con 100‘000 franchi e fornisce così un importante contributo alla promozione della diversità biologica in Svizzera. Ulteriori informazioni sulla campagna sulla biodiversità possono essere trovate qui (in francese).
    /it/partner/partnership-bio-familia-2021
  • Bloccato il cambiamento: la lobby agricola si impone ancora

    Ora è definitivo: la nuova politica agricola PA22+ è fallita. In questo campo la politica opta quindi per un arresto anziché per il cambiamento. Ciò significa continuare ad escludere un’agricoltura lungimirante e sostenibile. I costi di questa politica miope andranno a carico dell'ambiente e delle generazioni future.
    /it/media/bloccato-il-cambiamento-la-lobby-agricola-si-impone-ancora
  • Vertice ONU sul clima: il WWF Svizzera chiede che vengano ridotte più rapidamente le emissioni di gas serra

    In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in Egitto, il WWF si batte affinché le emissioni globali di gas serra vengano ridotte più rapidamente e chiede che la Svizzera si assuma una parte equa dei pagamenti di compensazione in favore dei Paesi particolarmente colpiti dai cambiamenti climatici.
    /it/media/vertice-onu-sul-clima-il-wwf-svizzera-chiede-che-vengano-ridotte-piu-rapidamente-le-emissioni-di-gas
  • Rating sul clima: la Svizzera retrocede a metà classifica

    La Svizzera perde 7 posizioni rispetto allo scorso anno e ora si colloca solo al 22° posto tra i Paesi messi a confronto nel Climate Change Performance Index (CCPI) in base alle loro misure di protezione del clima.  Nella classifica dei 60 Paesi messi a confronto nel CCPI, la Svizzera retrocede dal 15° posto del 2021 al 22° posto. La Svizzera ha ottenuto valutazioni particolarmente basse nelle categorie "politica climatica nazionale", "consumo energetico pro capite" e "obiettivi di espansione delle energie rinnovabili entro il 2030" In questo modo si colloca addirittura dietro all’Egitto, alle Filippine e all’intera UE. Ora, per non restare indietro, è importante cogliere tre importanti opportunità: il referendum sul controprogetto indiretto all’Iniziativa per i ghiacciai, la revisione della legge sull’energia e la revisione della legge sul CO2. Citazione di Patrick Hofstetter, esperto di protezione del clima di WWF Svizzera «La Svizzera rischia di restare indietro sul piano internazionale: in questo momento è fondamentale ottenere un chiaro SÌ della popolazione alla controproposta indiretta all’Iniziativa per i ghiacciai e sfruttare la revisione della Legge sull’energia e sul CO2 per espandere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili e ridurre in modo significativo le emissioni». Le carenze della Svizzera La Svizzera ha ricevuto valutazioni basse soprattutto nelle sottocategorie obiettivi di espansione delle energie rinnovabili entro il 2030 e consumo energetico pro capite. Anche nella categoria politica climatica nazionale otteniamo una valutazione bassa - cosa che non stupisce, visto che la nostra attuale politica climatica si basa ancora sul dibattito politico del 2010, cioè molto prima dell’Accordo di Parigi sulla protezione del clima.  Non si può restare indietro In questo momento per la Svizzera è importante non restare indietro. Nel giugno prossimo sarà presentato all’elettorato svizzero il controprogetto indiretto all’Iniziativa per i ghiacciai: un SÌ alla controproposta significherà una riduzione netta delle emissioni di gas serra a zero entro il 2050. Anche l’attuale legge sull’energia necessita di una revisione. In concreto, le energie rinnovabili vanno ampliate in tempi rapidi e, parallelamente, in modo ecologico, sfruttando finalmente anche il potenziale di risparmio. Inoltre è necessario rivedere la legge sul CO2 allineandola all’Accordo sul clima di Parigi.   I posti dal 1° al 3° rimangono vuoti I posti dal 1° al 3° continuano a restare vuoti, visto che ancora nessun Paese si trova sulla giusta strada per arginare il riscaldamento a 1,5 gradi. Grazie alle loro ambiziose misure di protezione del clima e a una rapida espansione delle energie rinnovabili, Danimarca e Svezia sono di nuovo ampiamente in testa. Anche l’intera UE supera la Svizzera, sebbene la sua politica di attuazione dell’accordo di Parigi non sia ancora in vigore. In coda alla classifica troviamo i principali produttori di petrolio e gas Kazakistan, Arabia Saudita e Iran. ---- Informazioni sull’indice di protezione climatica: l’indice sulla protezione climatica (Climate Change Performance Index, CCPI), pubblicato da Germanwatch, Climate Action Network e dal NewClimate Institute, è una classifica di 59 Paesi e dell’intera UE, che insieme sono responsabili di circa il 90% delle emissioni globali di gas serra. Le quattro categorie valutate sono: Emissioni di gas serra (40%, aggiornamento al 2021), Energie rinnovabili (20%, aggiornamento al2020), Consumo energetico (20%, aggiornamento al 2020) e Politica climatica (20%, aggiornamento al 09/2022).  Quest’ultima si basa sulle valutazioni di esperti di organizzazioni e think tank dei rispettivi Paesi. Quest’anno circa 450 esperti hanno partecipato per stilare la classifica. Link al Report CCPI 2023 e alla grafica.  Contatti: Susanna Petrone, Responsabile della comunicazione WWF Svizzera, 076 552 18 70, susanna.petrone@wwf.ch Patrick Hofstetter, esperto sul clima WWF Svizzera (intervista possibile in tedesco ed inglese), 044 297 22 77, patrick.hofstetter@wwf.ch  
    /it/media/rating-sul-clima-la-svizzera-retrocede-a-meta-classifica
  • Articoli e dossier attuali

    Notizie e dossier di approfondimento sulle questioni climatiche e ambientali, sullo stile di vita sostenibile e sulle attività del WWF.
    /it/articoli-e-dossier-attuali
  • Abbandonare la compensazione di CO2

    Una guida del WWF per le aziende mostra l’utilità di finanziamenti aggiuntivi a favore del clima e come sia possibile stimare realisticamente i costi dell’impatto climatico secondo il principio del «denaro per tonnellata». La Conferenza mondiale sul clima in Egitto mette in luce anche gli sforzi delle aziende per la protezione del clima. Tuttavia, esse troppo spesso si affidano ancora soltanto alla compensazione delle emissioni, cosa che alla COP 27 è stata aspramente criticata dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. «L’acquisto di crediti di CO2 non è una misura sufficiente per proteggere il clima», afferma Lene Petersen, esperta di protezione del clima di WWF Svizzera, e aggiunge: «È quanto mai urgente sviluppare un nuovo modello di finanziamenti aggiuntivi in favore del clima». Ma come possono le aziende mettere a disposizione fondi aggiuntivi per finanziare la protezione del clima a livello globale? Elaborata congiuntamente da WWF Svizzera e Germania, la nuova guida del WWF «PRONTI PER PARIGI. Un nuovo modello per la compensazione delle emissioni di CO2: come le aziende dovrebbero finanziare la protezione del clima» (disponibile solo in inglese con il titolo FIT FOR PARIS - Replacing Kyoto-style CO2 offsetting: How companies should finance additional climate action), mostra come ciò può funzionare senza greenwashing e slogan puramente pubblicitari come «climaneutrale». Petersen afferma: «Per le aziende la cosa più importante rimane ridurre le emissioni di gas serra secondo un obiettivo climatico basato su evidenze scientifiche e lungo l’intera catena del valore, cioè dall’ambito 1 al 3. Solo così le loro strategie climatiche saranno “Pronte per Parigi”. E solo in questo modo il mondo avrà la possibilità di rimanere entro il limite di 1,5 gradi stabilito dall’Accordo di Parigi». Tuttavia, per le aziende i finanziamenti aggiuntivi in favore del clima sono una componente importante delle strategie climatiche compatibili con Parigi. Se vogliamo che il mondo arrivi all’obiettivo zero emissioni nette di serra entro il 2050 è necessario colmare un enorme deficit finanziario di diverse centinaia di miliardi di dollari. «Le aziende possono contribuire a colmare questo deficit e a raggiungere l’obiettivo globale emissioni nette zero. Per farlo, devono ridurre le loro emissioni future e allo stesso tempo assumersi la responsabilità finanziaria per quelle che continuano a generare», dichiara Petersen. Se le aziende vogliono contribuire a una decarbonizzazione globale più rapida in veste di cosiddetti «Climate Steward», devono mettere fine alle dubbie dichiarazioni di neutralità frutto del principio «tonnellata per tonnellata». «L’ideale sarebbe tradurre tutte le emissioni che si continuano a generare in costi concreti dell’impatto climatico» afferma Petersen. Secondo l’Agenzia Federale tedesca per l’Ambiente, attualmente tali costi si aggirano intorno a 200 franchi per tonnellata di CO2. Con emissioni iniziali elevate, questo calcolo può arrivare a somme consistenti; per questo motivo la guida del WWF raccomanda di aumentare gradualmente il prezzo stimato del CO2 e di prendere in considerazione a poco a poco tutte le emissioni di gas serra. Il budget quantificato viene quindi investito in progetti di protezione del clima diversificati, ad esempio in programmi Landscape e soluzioni nature-based. Così facendo, il più efficace finanziamento basato su quello che possiamo definire «denaro per tonnellata» va a sostituire gradualmente il vecchio principio della «tonnellata per tonnellata». In questo modo i «Climate Steward» sostengono la trasformazione sistematica e danno un prezzo realistico ai loro danni al clima, invece di usare metodi dubbi per compensare retroattivamente le emissioni: si tratta di una base importante per mettere in piedi strategie climatiche aziendali compatibili con Parigi. Ulteriori informazioni Link Guidance (tedesco) Link versione breve (inglese) Contatto Susanna Petrone, Responsabile della comunicazione WWF Svizzera, 076 552 18 70, susanna.petrone@wwf.ch Lene Petersen, WWF Svizzera, esperta di protezione del clima (intervista possibile in tedesco, inglese e francese), 044 297 21 84, lene.petersen@wwf.ch
    /it/media/abbandonare-la-compensazione-di-co2
  • Saldi

    Acquista i tuoi prodotti preferiti al miglior prezzo e concedi una pausa al tuo portafoglio.
    /it/shop/saldi
  • HappySocks

    Una quotidianità colorata e sostenibile con la nuova collezione di calze WWF e Happy Socks. 
    /it/shop/happysocks
  • Qual è la posizione del WWF rispetto alla caccia ai trofei?

    Qual è la posizione del WWF rispetto alla caccia ai trofei?
    /it/media/qual-e-la-posizione-del-wwf-rispetto-alla-caccia-ai-trofei
  • Reazione dopo la discussione della mozione Chevalley al Consiglio degli Stati

    L'Alleanza Ambiente accoglie con favore la decisione odierna del Consiglio degli Stati di respingere la mozione Chevalley e di non isolare la Svizzera. Siamo dell’opinione che, per la natura e per le popolazioni locali, l'impegno della Svizzera in seno alla Convenzione CITES sarà più utile di un divieto generalizzato al commercio. Il WWF continuerà a lavorare per mantenere aggiornata ed efficace la CITES con sviluppi e miglioramenti. La CITES La «Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES) è stata creata per tenere sotto controllo il commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. La caccia ai trofei deve essere soggetta a severe condizioni e ben monitorata. In base alla CITES, le quote di esportazione si basano sulle dimensioni delle rispettive popolazioni di animali e sulle loro tendenze di sviluppo, garantendo così che la caccia non metta in pericolo le popolazioni delle specie minacciate. Per ottenere le quote di esportazione, i Paesi investono nelle loro aree protette ed effettuano regolarmente conteggi e stime delle popolazioni di animali. Ciò mette in atto un importante processo di monitoraggio delle popolazioni che permette di conoscerne gli sviluppi e, quindi, di sapere dove sono necessari interventi urgenti. Se gli Stati membri non sono in grado di gestire in modo adeguato le loro popolazioni di fauna selvatica e garantirne la sopravvivenza a lungo termine, è possibile stabilire un divieto di commercio internazionale specifico per determinate specie e Paesi. Nel 2016, ad esempio, la conferenza CITES ha respinto la richiesta di Namibia e Zimbabwe di allentare le restrizioni sul commercio di avorio da questi Paesi. Questo tipo di commercio rimane strettamente limitato e controllato. I divieti generalizzati al commercio minano gli sforzi di sfruttamento sostenibile e quelli compiuti in seno alla stessa Convenzione CITES, perché, trattando tutti i Paesi allo stesso modo, finiscono per penalizzare quelli che proteggono in modo sostenibile le loro popolazioni di fauna selvatica. Mantenere la CITES aggiornata ed efficace invece che isolare la Svizzera La Svizzera è un membro molto attivo di vari organismi CITES e si batte con successo perché la convenzione mantenga la sua efficacia. Esiste ancora un concreto potenziale di miglioramento, ad esempio per quanto riguarda la tracciabilità dei prodotti e la digitalizzazione delle autorizzazioni di importazione ed esportazione. Non è con i divieti, ma con il continuo miglioramento della Convenzione CITES e delle capacità di attuazione nei Paesi che vi aderiscono che si proteggono le specie in pericolo. L’Alleanza Ambiente L'Alleanza Ambiente è un raggruppamento delle quattro grandi organizzazioni ecologiste Greenpeace, Pro Natura, ATA e WWF. Il suo scopo è quello di rafforzare gli interessi della protezione della natura e dell’ambiente a livello politico. Questo obiettivo deve essere raggiunto attraverso un coordinamento ottimale delle attività politiche dei singoli partner. I partner dell'Alleanza portano avanti campagne e progetti comuni e sostengono i progetti delle singole organizzazioni. L’Alleanza collabora con la Fondazione svizzera per l’energia, BirdLife Svizzera e l’Iniziativa delle Alpi. https://umweltallianz.ch/ueber-uns/umweltallianz/ (sito in tedesco e in francese) Per ulteriori informazioni Il WWF ha messo a punto la sua posizione sulla caccia ai trofei in stretta consultazione con l'Unione mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), l'organizzazione mantello che raggruppa 1400 organizzazioni. I severi criteri che devono essere soddisfatti affinché la caccia ai trofei possa contribuire alla conservazione della natura sono discussi in dettaglio in questo documento: https://www.iucn.org/commissions/commission-environmental-economic-and-social-policy/our-work/sustainable-use-and-livelihoods/resources-and-publications/iucn-briefing-paper-informing-decisions-trophy-hunting, in inglese). L'Alleanza Ambiente pubblica sul proprio sito Internet tutte le posizioni su tutte le sessioni, anche quelle sulla sessione estiva del 2022 (Consiglio degli Stati), in cui ha spiegato le ragioni del suo rifiuto della mozione Chevalley: https://umweltallianz.ch/wp-content/uploads/2022/05/Standpunkte-Ständerat_Sose2022.pdf, in tedesco). La rete globale del WWF ha adottato la sua posizione differenziata sulla caccia ai trofei ("WWF Policy and Considerations on Trophy Hunting") nel luglio 2016. La posizione del WWF è pubblicata sul sito web di WWF International: https://wwf.panda.org/discover/our_focus/wildlife_practice/species_news/wwf_and_trophy_hunting/ (in inglese). Questa posizione è condivisa da WWF Svizzera e si applica a tutte le nostre pubblicazioni. La posizione del WWF Svizzera sulla caccia ai trofei: Qual è la posizione del WWF rispetto alla caccia ai trofei?
    /it/media/reazione-dopo-la-discussione-della-mozione-chevalley-al-consiglio-degli-stati
  • Partnership Feldschlösschen 2021

    Feldschlösschen is supporting ‘Forest of the Future’ — a project based on a cooperation between the Canton of Lucerne and WWF. The aim of the project is to reforest the woodland in a way that makes it more resilient to global warming and improves biodiversity. For every can of ‘Uszit’ beer sold, 2.5 centimes will be going towards the project, which is set to last 3 years. Swiss forests are increasingly suffering from the effects of climate change. Rising average temperatures, changes in precipitation patterns, and more frequent storms are putting pressure on domestic forests. The Canton of Lucerne’s Agriculture and Forestry Service (lawa) has therefore set itself the task of planting young tree species in the forest that are both more resistent to climate change and improve biodiversity in the forest. The financial support that Feldschlösschen is providing for the project will enable the Canton of Lucerne and WWF to reforest an additional area of about 12 hectares, making the quality of the forest in a larger area of the Lucerne forest fitter to cope with climate change and richer in species.  Find out more
    /en/partner/partnership-feldschlosschen-2021
  • Partnership Cornèrcard 2022

    For each newly issued WWF credit card, Cornèrcard transfers CHF 50 to the WWF and for each annual renewal, CHF 25. In addition, 0.25% of the purchase sum is transferred to WWF each time the card is used. Cornèrcard covers the contributions to WWF; there are no additional costs for card owners.
    /en/partner/partnership-cornercard-2022