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Daikon
Daikon è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
/it/futurefoods/daikon -
Scorzonera
Scorzonera è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Pastinaca
Pastinaca è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
/it/futurefoods/pastinaca -
Catalogna
Papavero sono un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
/it/futurefoods/catalogna -
Noce da frutto
Noce da frutto è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Funghi coltivati
Funghi coltivati sono i Future Foods. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Praktikum im Bereich Klima und Energie (80-100%)
Wir bieten Hochschul- und Fachhochschulabgängern die Möglichkeit, im Rahmen eines Praktikums ihr im Studium erworbenes Wissen in die Praxis umzusetzen und erste Berufserfahrungen im Team Governance, Policy & Advocacy zu sammeln. Um die Energie- und Klimawende zu beschleunigen, wollen wir bestehende Hindernisse abbauen und das Vertrauen in die Wende stärken. In diesem Kontext sollen Projekte realisiert werden, deren Ergebnisse entweder breit kommuniziert werden können oder die in der Politikarbeit dienlich sind.
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Soia
Fagioli di soia è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Lupino
Lupino è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
/it/futurefoods/lupino -
Ceci
Ceci è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
/it/futurefoods/ceci -
Fave
Fave è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Patata dolce
Patata dolce è un Future Food. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Partnership with Emmi 2023
Emmi has set the goal of reducing the environmental impact of milk processing. The focus of the collaboration with WWF is on reducing CO2e emissions, decreasing food waste in processing, and working towards more sustainable milk.
/en/partner/partnership-with-emmi-2023 -
Other activities with companies 2023
WWF also works with companies through its employee engagement programme and corporate donations.
/en/partner/other-activities-with-companies-2023 -
Lenticchie
Lenticchie è un Future Foods. I Future Foods sono 30 alimenti sostenibili e salutari promossi dal WWF Svizzera. Scoprite i valori nutrizionali, le ricette e altre informazioni sui Future Foods in una scheda informativa.
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Appello: Future Foods sugli scaffali
Appello: Future Foods sugli scaffali
/it/futurefoods/futuro-sugli-scaffali -
Consigli del WWF per l’acquisto dell’albero di Natale
• La scelta migliore sono le varietà nazionali, coltivate in zona e con etichetta Bio o FSC • Ancora meglio però sarebbe fare a meno in toto dell'albero• Vale la pena optare per gli alberi di plastica solo se verranno utilizzati a lungoPer tanti, l'albero di Natale caratterizza le festività, però spesso finisce per essere smaltito solo dopo pochi giorni, motivo per cui ci si interroga sulla scelta migliore. Avete ben intuito: la migliore opzione per la natura e l'ambiente è rinunciare all'albero. Qualche bel ramo decorato potrebbe essere un'alternativa valida, ma se si deve proprio avere un albero, Damian Oettli, responsabile mercati del WWF Svizzera, raccomanda di fare tesoro dei seguenti consigli:• con l'etichetta: nelle coltivazioni degli alberi di Natale si impiegano sovente pesticidi, pertanto prestate attenzione alle etichette Bio e FSC, poiché gli alberi certificati non sono stati trattati con pesticidi né fertilizzanti. • locale è meglio: più breve è il trasporto, meglio è; inoltre, un albero abbattuto da poco dura più a lungo. Talvolta a livello regionale c’è la possibilità di tagliare personalmente gli alberi; anche in questo caso, la prima scelta ricade su quelli provenienti da coltivazioni FSC o Bio.• privilegiate le varietà autoctone: abete rosso, pino silvestre e abete bianco costituiscono una buona opzione. Tuttavia, oggi aumentano le vendite degli abeti del Caucaso, che non appartengono ai nostri ecosistemi regionali; provengono da piantagioni, contribuiscono all’incremento delle monocolture e spesso vengono potati alla perfezione con i pesticidi. • gli ultimi metri: il trasporto in auto spesso rilascia più CO2 di quello stoccato in un albero, quindi è meglio procedere all’acquisto vicino a casa e ridurre i tragitti. • lo mettiamo in giardino? L'idea di acquistare un albero con la piota per piantarlo in giardino dopo le feste non sempre funziona. Per utilizzarlo con successo in un secondo momento, l'albero dovrebbe trascorrere il minor tempo possibile al caldo del salotto; portandolo dentro e fuori, bisogna prima assicurarsi che possa lentamente acclimatarsi e innaffiarlo a sufficienza. Inoltre, la pianta dovrebbe già essere stata coltivata in vaso, in modo che tutte le radici siano intatte. • l'albero in plastica: una vera alternativa? Gli alberi di Natale in plastica sono pratici, non perdono gli aghi. Molti alberi di questo materiale provengono però dall'Estremo Oriente e hanno quindi compiuto un lungo viaggio. Dal punto di vista del bilancio ambientale, risulta decisiva la durata del loro utilizzo, ovvero quanti alberi di Natale veri vengano così sostituiti nel corso degli anni: nel migliore dei casi, molti (>20). Quando si rompono, gli alberi di Natale artificiali vanno gettati nell’indifferenziato. Contatto: Lydia Ebersbach, addetta stampa, WWF Svizzera, lydia.ebersbach@wwf.ch, +41 44 297 21 27
/it/media/consigli-del-wwf-per-lacquisto-dellalbero-di-natale -
Le flotte certificate MSC fanno razzia di spratti
Il settore della pesca industriale danese e svedese incentrato sulla farina di pesce nel Mare del Nord sta saccheggiando su larga scala gli stock di spratti, ormai sull’orlo del collasso, spingendo il WWF a presentare ricorso contro il rinnovo della certificazione MSC a loro favore. Nonostante le considerevoli ricadute ambientali, le carenze strutturali dello standard MSC consentono la pesca nell'area marina protetta.WWF: «MSC deve prendere sul serio il proprio standard e tutelare le specie importanti a livello ecologico». Il WWF critica l'annunciata certificazione MSC a favore di attori del comparto della pesca industriale attivo nella produzione di farina di pesce nel Mare del Nord e ha pertanto presentato un ricorso formale. Per l'organizzazione per la conservazione della natura, il caso mette in luce difetti strutturali e l'errata interpretazione dello standard di sostenibilità, con un possibile risvolto negativo sulla biodiversità del Mare del Nord. La pesca danese-svedese di cicerelli, spratti e busbane norvegesi era già stata certificata MSC una volta, con vincolo di apportare migliorie; a cinque anni di distanza, la certificazione è scaduta senza rispettare le condizioni volte a prevenire la pesca eccessiva. Ora, dopo uno iato di due anni, le imprese afferenti vengono reinserite nel programma MSC per un ulteriore quinquennio, con i medesimi oneri. Citazione di Catherine Vogler, esperta di pesca presso il WWF Svizzera: «Questo discutibile modo di fare rivela grandi lacune nello standard MSC: le attività di pesca interessate riceveranno l’etichetta MSC pur sfruttando gli stock degli spratti, nel frattempo al collasso, oltretutto con reti a strascico che non andrebbero utilizzate nelle aree marine protette. Inoltre, negli ultimi sette anni queste imprese non hanno assolto i propri compiti. Una combinazione che certo non merita un certificato di sostenibilità».«È incomprensibile che lo standard MSC non consideri assolutamente il fatto che i pescherecci operino in aree marine protette, proprio dove dovrebbero valere standard particolarmente elevati in termini di sostenibilità ambientale. Una contraddizione che danneggia la credibilità dell’etichetta».Inoltre, lo standard MSC sancisce la protezione delle specie ittiche che vivono in banco, dall’alto valore ecologico. Poiché in questo caso lo standard non è stato applicato correttamente, si è potuto prelevare dall'ecosistema una quantità di cicerelli e spratti di gran lunga superiore rispetto a quanto sia ecocompatibile. I banchi di questi piccoli pesci sono insostituibili come fonte di nutrimento per i predatori ittici più grandi, come il merluzzo, ma anche per le focene, le foche e gli uccelli marini. La pesca eccessiva di cicerelli e spratti si ripercuote negativamente sulla biodiversità acquatica del Mare del Nord, al cui ecosistema la flotta sottrae 200.000 tonnellate di pesce impiegato poi come mangime per i salmoni d'allevamento in vendita nei supermercati. Ciò significa che a tavola sono anche i consumatori svizzeri a subire le conseguenze di questo tipo di pesca.Il WWF chiede a MSC di garantire la protezione delle piccole specie ittiche ecologicamente importanti non solo sulla carta, bensì anche in concreto. Inoltre, MSC deve inserire nello standard la conservazione delle zone marine protette. Per venire nuovamente certificate, le attività del comparto ittico in questione dovrebbero anzitutto soddisfare le condizioni imposte sette anni fa. ______Info: qual è l’opinione del WWF sull’etichetta MSC? Da un punto di vista ecologico, al momento MSC è l’etichetta più rigorosa disponibile sul mercato per le catture in natura. Tuttavia, il WWF riconosce evidenti carenze in MSC, come dimostra anche il crescente numero di reclami presentati dal WWF sia sulle singole certificazioni MSC che circa le richieste di miglioramento dello standard. Stante la crescente pressione sui mari di tutto il pianeta, MSC deve garantire che il suo standard rifletta lo stato attuale della scienza e le migliori metodologie disponibili a livello mondiale. È importante controllare approfonditamente l’etichetta MSC. Il WWF si aspetta e si impegna a far sì che MSC superi le sue debolezze, con una stringente attuazione delle sue linee guida e, ove necessario, sviluppandole in modo tempestivo.
/it/media/le-flotte-certificate-msc-fanno-razzia-di-spratti -
Commento media sul declassamento della protezione del lupo nell'ambito della Convenzione di Berna
In data 3 dicembre 2024, la Convenzione di Berna ha deciso di declassare lo status di tutela del lupo dall'allegato II (specie rigorosamente protetta) all'allegato III (specie protetta). Questo nonostante i pareri scientifici del 2022 e del 2023 avessero ravvisato la necessità di una continua e rigorosa tutela per la maggior parte delle sottopopolazioni europee del lupo, ancora gravemente minacciate.
/it/media/commento-media-sul-declassamento-della-protezione-del-lupo-nellambito-della-convenzione-di-berna -
Report del WWF: 742 nuove specie tra caffè, coccodrilli e scimmie lesula
In Africa, nel bacino del Congo, in 10 anni sono state scoperte 742 nuove specie animali e vegetali. Un nuovo rapporto del WWF intende celebrare la straordinaria biodiversità di questa regione, sottolineando allo stesso tempo la necessità di proteggere meglio uno degli ecosistemi più importanti del mondo.
/it/media/report-del-wwf-742-nuove-specie-tra-caffe-coccodrilli-e-scimmie-lesula -
La natura lancia un grido di allarme: il WWF Living Planet Report rivela che il 73% delle popolazioni di animali selvatici è in calo
Negli ultimi 50 anni le popolazioni degli animali selvatici presi in esame sono diminuite in media del 73% in tutto il mondo. Anche importanti ecosistemi globali sono sull’orlo del collasso. Questa tendenza catastrofica è illustrata dal WWF Living Planet Index, pubblicato oggi, che include 35'000 trend riguardanti le popolazioni e 5495 specie di anfibi, uccelli, pesci, mammiferi e rettili.Il nostro sistema alimentare e l’avanzare dei cambiamenti climatici sono le cause principali della crescente pressione sulle popolazioni di animali prese in esame.Per quanto riguarda gli ecosistemi, con l’85% il calo maggiore si osserva per laghi e fiumi, seguiti dagli ecosistemi terrestri (69%) e marini (56%); a livello regionale, i cali più significativi si sono verificati in America Latina e nei Caraibi (95%), in Africa (76%) e in Asia-Pacifico (60%). Per fornire qualche esempio concreto, le tartarughe embricate in Australia sono diminuite del 57% e quelle di delfini dell’Amazzonia del 65%.Punti di non ritorno: in tutto il mondo, importanti ecosistemi rischiano di superare soglie critiche, con conseguenze irreversibili e ripercussioni potenzialmente globali.Sono necessari ancora più sforzi per proteggere e ripristinare gli ecosistemi, e ciò attraverso il rafforzamento dell’agricoltura rigenerativa e l’implementazione di molte più misure nell’ambito della protezione del clima che diano priorità all’espansione delle energie rinnovabili e alla riduzione delle emissioni dannose.
/it/media/la-natura-lancia-un-grido-di-allarme-il-wwf-living-planet-report-rivela-che-il-73-delle-popolazioni -
Rating di sostenibilità del WWF 2024: progressi in università, l'insegnamento arranca
Le università sono attori cruciali nello sviluppo sostenibile di società e economia. Oggi il WWF Svizzera pubblica il suo quarto rating di sostenibilità delle università svizzere (www.wwf.ch/universities2024). Nonostante i significativi progressi, in particolare nel contesto della governance e della gestione, nei curricula la sostenibilità e l'educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) sono comunque sottorappresentate, e necessitando quindi di un sostegno ad hoc.
/it/media/rating-di-sostenibilita-del-wwf-2024-progressi-in-universita-linsegnamento-arranca -
BILANCIO DELLA PROTEZIONE DELLE SPECIE: IL WWF DECRETA I VINCITORI E I VINTI DEL 2024
La distruzione della natura, il bracconaggio e la crisi climatica continuano a mettere a repentaglio un numero crescente di specie di flora e fauna. Anche nel 2024, nel regno delle specie in pericolo figurano numerosi vinti, tra cui coralli, elefanti del Borneo, banteng, pinguini africani e alberi. In Svizzera, la situazione è particolarmente critica per ricci, lupi e scarabei dorati. Nonostante ciò, vi sono segnali incoraggianti che dimostrano l’efficacia degli sforzi compiuti per tutelare le specie e preservare gli habitat a rischio.
/it/media/bilancio-della-protezione-delle-specie-il-wwf-decreta-i-vincitori-e-i-vinti-del-2024 -
Studying Sustainability
To tackle major and urgent global challenges such as climate change, biodiversity loss, resource scarcity, and social inequality and to drive the transition to a sustainable society and economy, we need individuals with broad and in-depth expertise and strong practical skills. A sustainability-focused education fosters the necessary understanding of the complex ecological, social, and economic interconnections and enables professionals and leaders to develop future-proof solutions.
/en/studying-sustainability -
Studiare la sostenibilità
Per affrontare con successo le grandi e urgenti sfide globali – come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la scarsità di risorse e la disuguaglianza sociale – e per portare avanti la transizione verso una società e un'economia sostenibili, abbiamo bisogno di persone con conoscenze specialistiche approfondite e competenze operative solide. Un corso di laurea orientato alla sostenibilità favorisce la comprensione delle complesse interrelazioni ecologiche, sociali ed economiche, permettendo così a specialisti e dirigenti di sviluppare soluzioni efficaci per affrontare le sfide del futuro.
/it/studiare-la-sostenibilita -
Future Foods Svizzera
Sind sie bereit für die Tellerwende? Nachhaltig, gesund und fein: Der WWF Schweiz hat in Zusammenarbeit mit der Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften Schweizer Lebensmittel für die Zukunft identifiziert – die Future Foods Schweiz.
/it/future-foods-svizzera -
Partnership with Simon-Kucher
Simon-Kucher, a global consultancy firm, provides strategic consulting services to WWF through a pro bono partnership. This collaboration aims to empower WWF offices worldwide to develop and implement transformative corporate partnerships.
/en/partner/partnership-with-simon-kucher -
Un'azienda svizzera vuole ottenere milioni per l'uscita dal carbone in Germania
Un rapporto pubblicato oggi da otto organizzazioni non governative mette in luce gli elementi che hanno portato Azienda Elettrica Ticinese (AET) a adire un tribunale arbitrale per contestare l'uscita della Germania dal carbone. L'azienda pubblica svizzera chiede un risarcimento di 85,5 milioni di euro più interessi per la chiusura di una centrale a carbone situata a Lünen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, di cui detiene una partecipazione. Secondo le proprie dichiarazioni, AET ha investito poco più di 23 milioni di euro nel progetto della centrale elettrica.
/it/media/unazienda-svizzera-vuole-ottenere-milioni-per-luscita-dal-carbone-in-germania -
Successo nella protezione delle specie: il ritorno del tonno rosso dell'Atlantico
Sull'orlo del collasso negli anni '90, oggi il tonno rosso non è più considerato sovrasfruttato. Un importante successo che dimostra l’effettiva possibilità di ristabilizzare gli stock grazie a un intervento deciso, se gli ambientalisti marini, i governi e i produttori collaborano davvero.
/it/media/successo-nella-protezione-delle-specie-il-ritorno-del-tonno-rosso-dellatlantico -
Coordinatrice/tore volontarie/i e responsabile WWF Youth (70 - 75%)
Il WWF può raggiungere i suoi obiettivi solo grazie al sostegno di migliaia di volontarie/i. Per offrire alle/ai giovani la possibilità di impegnarsi attivamente per l'ambiente, il WWF forma anche una community di giovani volontaie/i (WWF Youth) che pianifica e realizza i propri progetti.
/it/coordinatrice-tore-volontarie-i-e-responsabile-wwf-youth-70-75